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Animal House

Regia di John Landis vedi scheda film

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La recensione su Animal House

di OGM
8 stelle

L'ambiente di "Animal House" è quello delle "fraternities" e delle "sororities", le associazioni maschili e femminili che, sotto acronimi greci, riuniscono gli studenti universitari americani. Il gruppo "Delta Tau Chi" del Faber College è un manipolo di "bad boys" imbranati, nella vita come nello studio, le cui spacconate, soprattutto a sfondo sessuale, si risolvono sistematicamente in figuracce fantozziane. La goliardia che, nell'antefatto, assume le forme sadiche del nonnismo da caserma e quelle arcane delle iniziazioni massoniche, si trasformerà, nel corso della storia, in uno scoppiettante strumento di rivincita per i perdenti. Questa potrebbe essere la trama di una delle tante demenziali comiche alla "American Pie", se non fosse che gli spazi del campus, in cui si disputano le battaglie tra gruppi rivali e si tengono sfrenate feste da ballo, sono, in realtà, a ben vedere, il teatro di una feroce satira sociale, che ridicolizza sia la trasgressione sia il moralismo di riflesso, smascherando, inoltre, l'ipocrisia morale della cosiddetta classe dirigente. A tal fine John Landis infarcisce il film di citazioni hollywoodiane in versione parodistica, partendo da "Il laureato" per arrivare a uno degli innumerevoli legal thriller, passando attraverso il mélo e il cartoon. Sotto i colpi di tante dissacranti iperboli cadono sia i miti musicali sia i vizi consumistici degli anni sessanta, e non si risparmiano frecciate alla cultura "alternativa" e al dissennato inseguimento delle false libertà. Gli attacchi più espliciti e pesanti sono, però, rivolti alla retorica patriottica, che, sotto il vessillo della democrazia e dell'unità nazionale, vorrebbe sdoganare, con la complicità delle major del cinema, l'opportunità di un entusiasmo militarista ed il miraggio di una raggiunta pacificazione interna. Il film è consigliato anche a chi non volesse cogliere questa chiave di lettura "impegnata" ed ironica: il cast è una formazione spumeggiante che coinvolge un discreto numero di "saranno famosi", tra cui John Belushi e Kevin Bacon, e la voglia di divertirsi domina su tutto.

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