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Il diritto di contare

Regia di Theodore Melfi vedi scheda film

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La recensione su Il diritto di contare

di will kane
6 stelle

Dietro le grandi imprese, ed i nomi più in vista che le hanno compiute, spesso ci sono ignoti che hanno dato un contributo notevole affinchè l'evento si avverasse, ma Storia e cronache non ne hanno riportato i nomi. Nella corsa allo spazio che avvinse molta della popolazione mondiale negli anni Sessanta, per preparare lo sbarco sulla Luna, fu necessario prima far partire i missili verso il confine dell'atmosfera terrestre, e "Il diritto di contare" ( il titolo italiano gioca anche sul fatto che si parli di donne fenomenali nel fare calcoli matematici, fondamentali per le operazioni nello spazio, ma quello originale, "Figure nascoste", è più significativo) narra la vicenda di tre afroamericane che dettero una spinta cruciale nel lavoro degli ingegneri e costruttori di razzi americani, dediti a giocarsi con i sovietici la supremazia nel cosmo. Il film diretto da Theodore Melfi ha ottenuto tre nominations agli ultimi Oscar, ed è uno dei grandi successi della stagione in America: costruito con buona amministrazione dei momenti drammatici e di impegno sociale e civile, stemperati da qualche innesto brillante, al momento giusto, condito con musica degli anni Sessanta azzeccata, il lungometraggio scorre via liscio eppure corposo, sforando le due ore di durata, e convincendo più del titolo d'esordio del regista, "St. Vincent", che presentava cose interessanti miste ad altro da tralasciare. Del cast spicca sia la disponibilità di Kevin Costner ad interpretare il ruolo importante, ma in secondo piano, del direttore del centro in cui si svolge la maggior parte della storia, che, soprattutto, il brio, la grinta e la forza delle prove delle tre vere protagoniste, Taraji P.Henson ( una sorpresa), Octavia Spencer e Janelle Monàe. Tuttavia, non si sfugge alla sensazione di una furba autocelebrazione, utile a ricordarci come sia bella, democratica e capace di abbattere ogni barriera pregiudiziale l'America; ma lo spettacolo è godibile.

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