Regia di David Frankel vedi scheda film
Non ho nulla in contrario ad essere "ricattato" se lo si fa in un certo modo e con il mio permesso, e non ho nulla contro la furbizia se ben indirizzata. Matrix è stata una furbata, tanto per dirne uno, e va bene così, lo rivedo regolarmente divertendomi e con gioia. E mi faccio ricattare volentieri dai Jerry Maguire o La mia vita è uno zoo di Cameron Crowe - e anche da Sotto il cielo delle Hawaii toh - o dai Joy i Silver Linings Playbook i Qualcosa è cambiato i 50 e 50 e via discorrendo - dal Muccino hollywoodiano invece proprio no, mi spiace, lo trovo pessimo quanto quest'opera... Il diavolo veste Prada era trito, banale, scontato, risaputo, infine buonista, patinato e chi più ne ha più ne metta, ma ben confezionato. Non un capolavoro ma si lasciava guardare, grazie anche agli interpreti. E si lasciava guardare anche Il matrimonio che vorrei. Qui gli interpreti ci sono, e tra i miei preferiti, a partire da Edward Norton e Kate Winslet. Keira Knightley mi è simpatica e Helen Mirren è Helen Mirren, però... Il risultato è quello di una recita scolastica, nemmeno riuscita troppo bene. Si respira finzione dall'inizio alla fine, a cominciare da Will Smith, che ha le stesse identiche espressioni del supereroe alcolizzato Hancock. Avrei voluto essere "ricattato". Avrei voluto esser costretto a coinvolgermi, ad emozionarmi, anche alla lacrima facile. Ma nemmeno per sogno. Nulla e nessuno mi ha coinvolto e mi ha emozionato, tanto meno mi ha fatto commuovere. Anche la colonna sonora è insostenibile. Fortuna che saggiamente si è deciso di non tirarla troppo per le lunghe stoppandosi a un'ora e mezza, altrimenti sai che palle... E pure così hanno sfiorato il pavimento tanto che le ho usate per spazzare per terra.
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