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Cuba

Regia di Richard Lester vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Cuba

di ethan
7 stelle

Cuba: la rivoluzione castrista è alle porte e nel clima caotico dell'isola caraibica giunge il militare esperto di terrorismo Robert Dapes (Sean Connery), per dare una mano alla traballante dittatura di Fulgencio Batista. Il maggiore - questo è il suo grado - ritroverà una sua vecchia fiamma, Alex (Brooke Adams), conosciuta in un'altra parte del mondo, ora sposata ad un industriale locale, Juan Pulido (Chris Sarandon).

'Cuba' è un esempio di quando il cinema imperniato su un evento di portata storica si interseca con il mélo: Richard Lester gira con un tono tra il disincantato ed il crepuscolare una storia romanzata ambientata nel 1959, proprio a ridosso dall'epocale svolta di Fidel Castro e del 'Che', con il governo di Batista - seppur spalleggiato dagli intrallazzi della politica USA - che era agli sgoccioli ma tentava ancora di dare un'impressione di fermezza e saldezza.

Sono due le fazioni che si scontrano, con da una parte i detentori del potere che, con l'(ab)uso della forza e della violenza e il contestuale utilizzo dei mezzi di informazione di massa, cercano di convogliare un consenso ormai ai minimi termini e dall'altra le tecniche da guerriglia dei rivoluzionari, che con l'appoggio sempre più allargato delle masse, tentano di ribaltare lo status quo.

In mezzo a loro e ai tanti personaggi secondari che si muovono tra le due parti, si staglia la figura disincantata dell'ufficiale britannico dai modi eleganti e dalle frasi laconiche - alla domanda su qual è l'arma più pericolosa, egli risponde: "Il cervello..." - che, rivedendo la donna che aveva amato intensamente molti anni prima, si accorge ben presto di essere più interessato ai suoi turbamenti interiori che alle vicende politico-militari, delle quali non è convinto, al di là dell'incarico ricevuto, per chi parteggiare.

Grande prestazione di uno Sean Connery alle soglie dei cinquant'anni in un ruolo diametralmente opposto a quelli interpretati nei vari '007', dove era un impenitente sciupafemmine, però poco o nulla coinvolto sul lato sentimentale, ben spalleggiato dalla partner femminile Brooke Adams, attrice di talento e anche molto affascinante (l'anno prima era stata co-protagonista con Richard Gere del capolavoro di Terrence Malick 'I giorni del cielo'), purtroppo perdutasi un po' per strada, e da altri grandi caratteristi, come Martin Balsam, un generale che combatte anima e corpo per Batista, Hector Elizondo, un capitano invece dubbioso sulla situazione in sfaldamento, Denholm Elliott, un trafficante di armi che approfitta per fare soldi e Chris Sarandon, industriale e marito di Alex, con molti lati oscuri e discutibili.

'Cuba' è un film che fu poco apprezzato all'epoca della sua uscita, non certo immune da difetti - ad esempio tagliando qualche scena un po' dispersiva e quindi con una durata inferiore sarebbe stato più compatto - ma interessante perché fornisce una visione diciamo così alternativa, più interessata al lato umanista, a dei fatti di portata storica.

Da rivalutare.

Voto: 7,5 (v.o.s.). 

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