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Always Shine

Regia di Sophia Takal vedi scheda film

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La recensione su Always Shine

di maghella
7 stelle

Anna e Beth sono due amiche che non si frequentano da qualche tempo e che decidono di passare i 3 giorni insieme in montagna, a casa della zia di Anna. Entrambe le amiche sono attrici, ma solo Beth è riuscita a interpretare un paio di film horror e uno spot pubblicitario di una birra, per la quale è diventata molto popolare tra il pubblico televisivo. Anna al contrario non riesce a fare della propria passione per la recitazione un mestiere, e questo con il tempo l'ha resa frustrata e depressa.

Anna e Beth sono molto diverse tra loro: la prima risoluta e molto determinata non è riuscita ad arrivare ai propri obiettivi, la seconda timida e remissiva è comunque riuscita ad ottenere i risultati che si era prefissata, anche se non è del tutto soddisfatta. I primi minuti del film sono dedicati proprio a mostrare le differenze caratteriali tra le due donne, con dei dialoghi quasi teatrali, puntati su dei primi piani che non lasciano distrazioni e che costringono lo spettatore a farsi una idea ben precisa delle due protagoniste. Questo incipit è determinante per il proseguo della visione, dato che con l'inizio della breve vacanza le carte vengono subito mischiate ad arte dalla regista. Infatti dai dialoghi tra le 2 amiche, da alcuni comportamenti che adottano l'una verso l'altra, si capisce immediatamente che tra le due ci sono delle situazioni non risolte: invidie, gelosie, frustrazioni e sensi di colpa che vengono a galla e che presto rovinano l'atmosfera, che in effetti non era mai stata rilassata.

Le due ragazze non hanno mai smesso di recitare una parte che non sentono più loro. Non sono amiche da molto tempo ormai, e quello che le tiene ancora unite è forse solo un senso di rivalsa che le costringe ad indossare una maschera che non convince più nessuno.

Quando l'ennesima incomprensione farà scaturire una violenta lite, solo una delle due tenterà di tenere in piedi la “recita” della loro amicizia, ma i fantasmi non tardano ad arrivare per metterla davanti alla cruda realtà.

Sophia Takal è un'attrice prima di essere una regista (la sua prima esperienza alla regia risale al 2011, con un piccolo film indipendente “Green”), e questo forse ha reso possibile l'atmosfera pesante che si crea tra le protagoniste fin dal primo momento. La frustrazione di Anna per non riuscire nella sua carriera di attrice, la gelosia latente e sempre presente in Beth nei confronti dell'amica che sa essere più talentuosa di lei, sono solo gli aspetti più evidenti che vengono a galla immediatamente. Ma la psicologia delle donne è molto più sottile e il disagio che si crea diventa sempre più palpabile man mano che i minuti passano.

Ad un certo punto pare quasi che le due protagoniste si fondano in un unico personaggio, quasi a creare una figura perfetta, che ovviamente non può esistere.

Sophia Takal sa equilibrare molto bene i momenti di tensione, creando bolle sospese nel racconto per poi tirare le somme sul finale. Film che è sicuramente un thriller di ottimo livello, che sa dare valore ai personaggi e non tralascia nessuna motivazione psicologica.

Bravissime le attrici: Mackenzie Davis nella parte di Anna e Caitlin Fitzgerald in quella di Beth, entrambe sono riuscite a comprendere fino in fondo i loro personaggi, regalandoci -finalmente- un film noir tutto al femminile.

locandina

Always Shine (2016): locandina

 

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