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Il Cliente

Regia di Asghar Farhadi vedi scheda film

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La recensione su Il Cliente

di Springwind
7 stelle

Un giallo psicologico su due piani, quello reale e quello teatrale, rovinato da un doppiaggio indegno.

Apparentemente, un giallo. Ma un giallo all'iraniana, con tempi dilatati che creano una notevole tensione e premesse di base che nascono dai pregiudizi della morale iraniana e dalla difficile condizione femminile locale. Una storia che difficilmente si potrebbe ambientare nel nostro paese, per esempio, dove, a seguito della violenza subita nella propria casa ad opera di uno sconosciuto, il marito e  la protagonista non avrebbero esitato a sporgere denuncia, avendo per di più anche a disposizione il furgoncino del colpevole, per poterlo facilmente rintracciare. Qui, invece, si cancellano macchie e prove, mentre la donna cerca di mettere tutto a tacere, e si chiude in un'apatia post-traumatica, il marito finisce col farsi giustizia da se'. La storia sarebbe tutta qui - e tutta giocata sul confronto finale tra un impensabile colpevole, la sua famiglia e la vittima e il marito - se non entrasse in gioco, fin dall'inizio, un'analogia con il mondo del teatro. Attori dilettanti, i due protagonisti sono impegnati a interpretare Willy Loman e la moglie in "Morte di un commesso viaggiatore" di Arthur Miller. Il film procede cosi mettendo a confronto la realtà quotidiana iraniana e quella occidentale recitata sul palcoscenico, la coppia di Miller e quella del film, entrambe impegnate a portare avanti la vita come una recita sul copione di convenzioni cui non riescono a sottrarsi. Un film di psicologie, di atmosfere, di tensione. Peccato che il doppiaggio (pessimo) crei involontari effetti risibili: uno dei comprimari (l'attore che affitta l'appartamento alla coppia) è doppiato con un improponibile accento e recitazione strascicata inascoltabili; il dramma di Miller viene indicato come "Il commesso viaggiatore" e Sponge Bob è chiamato Spugna Babbo, traducendo alla lettera dall'iraniano. Sarebbe il caso di informarsi un po' meglio prima di mettere in bocca ai personaggi di un film serio certe inesattezze o ridicolaggini.

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