Regia di Milos Forman vedi scheda film
Tutti devono essere omologati, nessuno escluso. Il film è il conflitto continuo di un uomo contro l'intero sistema che cerca di piegarti in tutti i modi, secondo criteri arbitrari che stabiliscono che cosa è la normalità e cosa è la pazzia, quando in realtà la linea di demarcazione è molto più sottile di quanto non si pensi.
Non c'è un recupero del paziente, ma il suo isolamento dalla comunità. Il paziente è solo uno scheletro nell'armadio e nell'armadio deve rimanere per il bene della comunità "normale"; in questo senso le similitudini con un carcere coincidono.
Meravigliosa pellicola di Forman, probabilmente il suo miglior film, capace di emozionare ancora oggi con cast eccellente in cui non brilla solo Nicholson, ma anche Louise fletcher (premiata con l'Oscar) spaventosa e inquietante nella sua impassibilità di fronte alle sofferenze altrui.
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