Regia di James Gunn vedi scheda film
I Marvel Studios hanno lavorato bene, inutile negarlo, ed i risultati commerciali parlano chiaro: riuscire a fare furore al box office con film basati su fumetti di nicchia come Ant-Man e, soprattutto, I Guardiani della Galassia, è un traguardo che senza alle spalle un’organizzazione così decisa non sarebbe mai stato raggiunto. Dopo l’ottimo Iron Man del 2008 lo studio di Kevin Feige non si è mai fermato, sfornando film in serie e costruendo, tassello dopo tassello, un universo condiviso in cui potessero coesistere i nostri personaggi preferiti della Casa delle Idee.
E se per un appassionato di fumetti vedere tanti supereroi nello stesso film è un sogno che si avvera, è triste notare come però il livello medio non riesca mai ad andare oltre il “buono”, con film non disprezzabili ma di certo ben lontani dal rimanere impressi nella memoria dello spettatore. Dubito fortemente che qualcuno, incluso il regista, ricordi anche solo una scena di Thor 2, per fare un esempio (io quasi non ricordavo di averlo visto). Il loro essere film concepiti per una realizzazione in serie si è rivelato a lungo andare un enorme limite, anzitutto espressivo. In quale di questi prodotti è riconoscibile il particolare tocco del regista? Nessuno.
Il fatto è che per dare coerenza a questo particolare universo si è deciso di mantenere un impianto visivo ben preciso, che lascia poco spazio a guizzi registici, perciò a dirigere questi film, se togliamo Kenneth Branagh, non abbiamo mai trovato nomi troppo altisonanti. Guarda caso, il regista più di carattere ad esser stato coinvolto in una di queste produzioni, e cioè Edgar Wright, se ne è andato per via dei troppi paletti che castravano la sua visione e gli impedivano di esprimersi nel suo stile personale e riconoscibile. Non scordiamoci poi un dettaglio non indifferente, e cioè che la Marvel appartiene ormai alla Disney, che è come se i Led Zeppelin si mettessero ad accompagnare Gianni Morandi, solo che è vero. Quindi come target di film in film siamo sempre più orientati verso i seienni.
Questo per dire che in tal senso, anche se per qualche ragione critici e spettatori si ostinano a dire il contrario, i due film dedicati ai Guardiani della Galassia non fanno eccezione, e rappresentano anzi la summa dei difetti più gravi della Marvel: in primis, l’umorismo puerile ed onnipresente. Rari sono i momenti realmente divertenti nel primo film, ancora meno lo sono nel secondo.
Ciò che vediamo sullo schermo è al solito ricco e piatto allo stesso tempo: ricco di dettagli interessanti e curatissimi, ma ripreso nella stessa identica maniera.
I personaggi campano di rendita dal primo film, non c’è nulla che possa spiegare la loro ragion d’essere, e la recitazione di tutti è sì efficace (Chris Pratt e soci certo non mancano di carisma), ma è priva della minima sfumatura interessante. Questo difetto è figlio di una scrittura per l’appunto scarsa, che oltre a regalarci personaggi di zero spessore ed interesse, racconta anche una storia incredibilmente brutta e fiacca. Certo non mancano momenti spettacolari realizzati con ottimo mestiere, ma da qui a considerare questo film ed il suo predecessore dei “gioiellini” ce ne passa.
Aggiungiamo poi che se a conferire al primo film un’aura da cult era stata soprattutto la brillante selezione di brani musicali anni ’60, ’70 e ’80 – scelta furbetta ma efficace – qui viene rincarata la dose, con brani ancora più belli atti a distrarre lo spettatore dalla piattezza dello spettacolo a cui sta assistendo.
Si parla di Autore riferendosi a James Gunn, che di entrambi i film è regista e sceneggiatore. Nello specifico, si parla di un autore iconoclasta e genialoide, il cui tocco in questi film sarebbe evidentissimo, cosa sbagliata per tre motivi:
1) Non è vero, il film è girato e scritto esattamente come tutti gli altri della Marvel.
2) Prima dei Guardiani della Galassia James Gunn aveva diretto solo due altri film di tutt’altro genere e dei quali non è possibile riconoscere nessun elemento stilistico ricorrente.
3) James Gunn ha scritto i due film di Scooby-Doo. Belli eh, però così, volevo ricordarvelo.
Non stiamo mica parlando di Sam Raimi, i cui film di Spider-Man sono anzi derisi da una buona fetta di appassionati, mentre a differenza di questa robetta sono cinema. Ad oggi l'unico prodotto Marvel post-Iron Man vicino a sembrare un film è Doctor Strange.
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