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Fioraie

Regia di Francesco Maselli vedi scheda film

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La recensione su Fioraie

di mm40
6 stelle
La giornata delle fioraie di Villa Borghese: nel parco romano vende mazzetti di fiori ai passanti una trentina di ragazze instancabili, fino a sera, inseguendo i clienti e insistendo con determinazione.
 

Undici minuti di pseudo-documentario sulle 'fioraie di Villa Borghese': una trentina di ragazze e donne degli strati sociali romani meno abbienti che si svegliano prestissimo la mattina, comprano interi mazzi di fiori a basso prezzo e si recano nel parco di Villa Borghese a vendere quegli stessi fiori, di tanto in tanto ravvivandoli con l'acqua delle fontane. Per quanto determinate e capaci di resistere a numerose ore in piedi, all'aperto e al freddo, e di non farsi spaventare da rifiuti e provocazioni maschiliste, il loro non è un mestiere vero e proprio, eppure è quasi una missione: l'obiettivo è ovviamente quello di sfuggire alla miseria e di racimolare qualche soldo da portare a casa, nelle loro modestissime case, a fine giornata. La giornata tipica delle fioraie è ricostruita ad hoc da Francesco - meglio noto con il soprannome di Citto - Maselli, con attrici non professioniste e una voce fuori campo a descrivere in maniera asciutta, senza lasciarsi andare ad alcun tipo di commento, la situazione; è il metodo di lavoro neorealista, cosa che non sorprende visto che siamo nel 1952 e che Maselli è già stato assistente di Emmer e di Michelangelo Antonioni, quest'ultimo autore di svariati corti di tale stampo. Ciò che invece lascia stupiti è constatare la giovanissima età del regista, classe 1930: appena 22 anni, ma attivo già da tre. Naturalmente la sua carriera, è cosa nota, sarà lunga e colma di soddisfazioni. 6/10.

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