Regia di Morten Tyldum vedi scheda film
L’astronave interstellare Avalon sta trasportando 5000 passegeri in sonno criogenico verso un pianeta colonizzato raggiungibile in 120 anni. A seguito di un’avaria, una delle capsule si apre risvegliando un passeggero,Jim Preston(Chris Pratt), 90 anni prima dell’arrivo sul pianeta. Rendendosi conto di essere l’unico essere umano sveglio sulla nave decide di risvegliare un altro passeggero,Aurora Lane(Jennifer Lawrence)...
Come nel recente The Martian, dove il fulcro della trama poteva benissimo ambientarsi in un altro luogo al di fuori dell’ambientazione spaziale, qui gira tutto intorno ad una storia d’amore.La sceneggiatura di Jon Spaihts non è male soprattutto nell’incipit e nella costruzione dell’ambiente-nave (realizzato poi molto bene nel film), cadendo però sul banale nella seconda parte, con piccole forzature sulla trama.
Morten Tyldum, che già mi aveva convinto poco alla direzione di “The Imitation Game”, qui mi conferma la sua mediocrità come regista, girando scolasticamente un film che con una regia più "vivace" penso avrebbe regalato qualcosa in più.Ringraziamo il lavoro di Rodrigo Prieto alla fotografia, di Guy Hendrix Dyas per le scenografie e le musiche di Thomas Newman se si viene a creare una buona atmosfera
Il film prova anche a toccare tematiche che si discostano dal semplice intrattenimento, come la "questione morale" del gesto di Jim, senza però realmente stimolare lo spettatore. Se lo si guarda come puro intrattenimento il film alla fine fa il suo mestiere, nonostante cali di ritmo e qualche forzatura, ma in definitiva rimane un’opera acerba priva di un effettivo mordente.
Voto:6.5
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