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Café Society

Regia di Woody Allen vedi scheda film

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La recensione su Café Society

di JKOR
10 stelle

Dopo qualche anno di standby, di attesa, Woody ha deciso di ritornare a fare l'Allen. Basta con la manieristica maniera di raccontare le città attraverso le storie, le storie sono ritornate a farla da protagonista con spunti alleniani tra il grottesco e la commedia, disagi psicologici, relazioni personali intrecciate e qant'altro del suo repertorio vecchia maniera. Una meravigliosa commedia nostalgica con un grande Jesse Eisenberg, sempre più la versione giovanile ed alter ego sul set di Allen, grande studio sul corpo da parte dell'attore che ne ha ormai assunto anche le movenze e la postura con grande naturalezza facendole proprie.

Ambientazioni e costumi estremamente curati e studiati con dovizia di particolari, e descrizioni scenografiche che talvolta richiamano il mondo  fascinoso del Grande Gatsby di Baz Lurhmann, con la fotografia di Storaro a confezionare questo pacchetto prezioso datoci in dono.

Unica nota stonata per me Kristen Stewart. Blake Lively splende di luce propria, per cui ogni volta che appare sullo schermo rimani estasiato dal su volto, dal suo sorriso, e speri tanto che lei sia la prossima musa di Woody Allen (la sua parte in questo film è molto marginale). La Stewart invece ha abbandonato ormai la sua aurea di eroina romantica dei primi anni di carriera ed ormai è diventata un "ragazzaccio" sempre più agio in ruoli in cui la sua femminilità è messa sottobanco, qui fa fatica all'inizio anche e sopratutto col corpo, sembra quasi a disagio nel suo personaggio, col progredire del film cresce, ma personalmente ho stentato a crederle fino alla fine, grande merito comunque ad Allen per aver lavorato con lei, si vede la sua mano nel cercare di sgrezzare come uno scalpellino la ruvidità del suo carattere per renderne i lineamenti e contorni più morbidi. Film comunque delizioso e molto piacevole da vedere. Uno dei migliori di Woody Allen negli ultimi anni.

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