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Sherlock - L'abominevole sposa

Regia di Douglas Mackinnon vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Sherlock - L'abominevole sposa

di CineMagic23
6 stelle

La parola “Alternatively” e la data del 2014 che scorre tornando indietro nel tempo,

inizia così lo speciale di Sherlock dopo un breve riassunto delle serie precedenti.
Ci ritroviamo nell’epoca vittoriana mentre Watson racconta il suo ritorno a Londra dalla guerra anglo-afgana e rivediamo il suo incontro con Holmes, dopo la sigla un passaggio di tempo   ci catapulta nel nuovo caso che dà il titolo all’episodio.

Dopo due anni dalla conclusione della terza stagione arriva il primo special, si ipotizza che ce ne possano essere altri proprio per dare continuità alla serie visti i lunghi periodi di pausa tra una stagione e l’altra.

Di questo episodio si sapeva poco o nulla, la sinossi è arrivata pochi mesi prima dalla messa in onda con la premessa che non ci sarebbero state connessioni con la trama della serie, invece come al solito Moffat ci ha messo lo zampino ed ha creato un episodio ponte tra la terza e la quarta stagione.

 

 

Il mind palace - Dead is the new sexy – La soluzione 7%

 

La struttura narrativa dell’episodio è una delle cose che più mi ha intrigato, già da come la sposa protagonista Emilia Ricoletti esce di scena ti dà la possibilità di iniziare a capire alcuni elementi della trama insieme a vari indizi tra cui la canzoncina che canta il suo fantasma prima di uccidere e le riflessioni che fa Holmes più a sé che ad altri.

Ammetto di aver un disturbo da spoiler compulsivo quindi parte delle rivelazioni successive non mi hanno sorpreso più di tanto.

In questa storia la tecnica del mind palace fa da padrona, ci eravamo già accorti nell’ultimo episodio (His last vow) come Sherlock ci interagisse, ma qui c’è un effettivo salto di qualità in cui l’apparente sviluppo della storia su più livelli porti solo ad una risposta ben specifica: Se Moriarty è tornato come ha fatto a sopravvivere dopo essersi sparato in bocca?

L’unico modo per risolvere il mistero è quello di trovare la soluzione al caso di Emilia Ricoletti l’abominevole sposa tornata dal mondo dei morti deceduta allo stesso modo.

Il caso è stato creato da una citazione dal racconto de “Il cerimoniale dei Musgrave“ e mi ha abbastanza coinvolto.

 

Immagine A

 

 Mi è piaciuta l’idea di vedere un episodio totalmente nel mind palace di Sherlock per due motivi:

 il primo è l’analisi del personaggio, vediamo quanto può spingersi oltre per risolvere una sua ossessione e quanto lo possa distruggere sia emotivamente che fisicamente; il secondo è un certo tipo di innovazioni nella narrazione, in qualche modo questa serie mi sorprende sempre.

Un altro momento che aspettavo mentre guardavo l’episodio era l’incontro con Moriarty, disturbante e folle nel suo modo contorto e nello stesso tempo lineare di esprimersi, la nemesi di Sherlock appare più volte in varie vesti, sempre in momenti chiave.

 Immagine B

 

Uno dei tasselli del puzzle che compongono questo episodio è anche la soluzione 7%(morfina o cocaina?) di cui Sherlock è dipendente, interessante scoprire la lista che ogni volta il consultive  detective compila dopo essersi iniettato le sostanze, una promessa fatta in passato al fratello Mycroft.

 

Sia Moffat che Gatiss avevano detto che il ruolo della donna sarebbe stato molto importante per questo episodio e in effetti quale modo migliore nel periodo vittoriano di esaltare i personaggi femminili uscendo da banali cliché.

 

Immagine C

Premetto ad una prima visione dell’episodio il movimento delle suffragette nell’evoluzione del caso dell’abominevole sposa non mi aveva convinto del tutto, alcuni elementi erano stati dati per scontati e mi erano piaciuti poco, ma riflettendoci un attimo nella visione globale dell’episodio il collegamento con la storia principale è perfettamente collocato.

 

I personaggi - il classico, il moderno o tutte due?

 

Sono una grande fan del personaggio, sono cresciuta con le avventure di Sherlock Holmes e la scienza della deduzione, quindi quando hanno comunicato che lo speciale era in epoca vittoriana da una parte ero molto curiosa e dell’altra avevo qualche dubbio.

Una delle domande che mi ponevo era: “Come sarebbero diventati i personaggi in un episodio con l’ambientazione classica? Oppure “Come li caratterizzeranno senza farli sembrare le caricature di loro stessi o senza modificarli totalmente?”

L’errore era dietro l’angolo per una serie di fattori, ma il risultato è stato molto interessante e molto divertente, il personaggio che ha più sorpreso è sicuramente quello di Mycroft, obeso con una scommessa aperta sulla sua morte fatta con il fratellino Sherlock, poliedrico invece il personaggio di Molly Hooper e molto simpatico quello della signora Hudson.

 

Immagine D

 Continuo a pensare che anche in questo episodio il ruolo di Mary non sia del tutto cristallino, come se avessero sparso alcuni indizi per la quarta stagione anche se al momento non si riescano a capire.

Indipendentemente dal periodo la chimica tra Holmes e Watson è sempre presente, hanno riproposto alcune scene già viste, tipo quella del telegramma, e hanno puntato molto a sottolineare la differenza tra il personaggio creato nei libri proprio da Watson e il vero Sherlock Holmes ed è stato  uno degli aspetti che più mi ha attirato. Uno dei dialoghi che mi è piaciuto tra loro è stato quello che avviene mentre sono in attesa del fantasma nella residenza dei Carmichael.

Tornerà mai Irene Adler? Sì è una domanda che mi sono posta. Secondo me no, ma chissà.

 

Uno dei motivi per cui seguo la serie sono le citazioni e i riferimenti che arrivano dai libri, in questo special ce ne sono parecchi da “L’Avventura del carbonchio azzurro” a “Cinque semi d’arancio”, ci sono riferimenti allo Strand Magazine o all’illustratore dei racconti, autocitazioni dalla serie e riferimenti ad altri film su Sherlock Holmes come Piramide di Paura.

Quello che però più mi ha colpito e sorpreso è stata la scena  alle cascate di Reichenbach(grazie, Moffat e Gatiss, grazie) nello scontro finale tra Sherlock e Moriarty con l’arrivo di Watson a salvare la situazione.

 

Immagine E

 

In conclusione “Sherlock: The abominable bride” dividerà l’opinione dei fan: chi avrebbe voluto uno episodio totalmente vittoriano e distaccato dalle serie e a chi invece è piaciuto, è sicuramente uno special che lascia il segno e pone nuove domande sulla quarta stagione,.

 

 

 

 

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