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Lupin III - La strana strategia psicocinetica

Regia di Takashi Tsuboshima vedi scheda film

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La recensione su Lupin III - La strana strategia psicocinetica

di Marco Poggi
4 stelle

Il film demenziale di Lupin III dal vivo, del 1974, che ha una buona colonna sonora, ma s'ispira malamente alle puntate della prima serie perché non ha uno straccio di trama, anche se non manca il Lupin più arrapato, che, però, qui preferisce vivere alla bisogna, anziché ripristinare l'impero dei Lupin, come vorrebbe Jigen.

Il  Lupin III del 1974 è un film demenziale dove, anche se vestiti in maniera diversa dall'anime tv e dal manga, si possono benissimo riconoscere Lupin (che rimpiazza il suo abituale look gangsteristico con i camicioni aperti dell'epoca, con tanto di foulard nero), Zenigata (un incrocio fra Renato Pozzetto e il lottatore di wrestling Antonio Inoki), Fujiko (ecco, lei è l'unica che "sarebbe in parte", anche se rimpiazza la sua Derringer nascosta fra gli slip, o fra le calze, con carte da gioco da lanciare al momento opportuno, anticipando di qualche anno i taglienti biglietti da visita  dalle sorelline ladre di "OCCHI DI GATTO")  e Jigen (che non ha una pistola, ma addirittra una ventina, che nasconde in un completo color creama che fa a pugni con il suo classico look nero). Manca all'appello Goemon, ma la sua assenza è più che giustificata, anche perché di episodi animati dove compare il samurai nella serie del 1971, da cui questo film s'ispira malamente, ce n'erano pochi, e quindi, forse, si è pensato di concentrare l'attenzione sui tre ladri all'occidentale e su uno Zenigata alla Clouseau aiutato da un paio di poliziotti più inetti di lui. I doppiatori? Tranquilli, nessuna sorpresa: sono quelli degli special animati, anche perché il film è uscito direttamente in DVD e quindi nessuno ha pensato di fare nei nostri cinema rimpatriate di film nipponici di serie Z degli anni'70 che, al massimo, con le nostre pellicole di genere alla E.B. Clucher avevano  in comune solo una colonna sonora in stile fratelli de Angelis (eh, si,  il motivetto principale di questo film di Lupin è veramente sfizioso e richiama alla mente quello di "ANCHE GLI ANGELI MANGIANO FAGIOLI" - o era "ANCHE GLI ANGELI TIRANO DI DESTRO"? -) . Concludendo: Il film è brutto, ma questo Lupin III in abiti bianchi che spesso rimane in boxer, come succede in certi suoi anime, è più arrapato che mai, tanto che salta addosso non solo a Fujiko, ma anche ad un gruppo di false monache che lo vuole uccidere per conto dei boss collegati alla famiglia mafiosa dei Maccherone (il cui Padrino è doppiato da un imitatore dello showman Fiorello).  Disconosciuto dall'autore del manga Monkey Punch anche per eccessiva stupidità camp, ma da vedere solo come una sciocchezzuola che vivacchia con trovate che vorrebbero fare il verso alle comiche degli anni'20.

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