Regia di Dan Trachtenberg vedi scheda film
La giovane interpretata da Mary Elizabeth Winstead lascia la sua casa e il fidanzato e si mette alla guida della sua auto. Quando però il fidanzato la chiama al telefono, la ragazza ha un brutto incidente e si risveglia in un bunker con altre due persone. Il proprietario del bunker, uno straordinario John Goodman secondo il quale l'aria fuori dal bunker è irrespirabile a causa di un attacco batteriologico e un giovane vicino di casa che ha chiesto ospitalità interpretato da Josh Gallagher Jr. Da qui inizia una vera e propria guerra di nervi: i dubbi sulla figura ambigua del padrone di casa sono tanti ma sicuramente qualcosa fuori sta accadendo. Allora non si riesce a capire se il bunker sia un rifugio per quello che sta succedendo fuori o sia un carcere, dove il padrone di casa tiene segregati i due giovani. L'apocalisse è immaginata dal carceriere o è reale, ed anche se fosse reale è davvero così tragica?
L'esordiente Dan Trachtenberg mi ha davvero sorpreso perchè riece bene a dosare nel corso della durata del film i momenti di tensione, legati soprattutto alle finestre del bunker che danno un affaccio sul mondo, da altri momenti più psicologici, legati al rapporto carceriere/salvatore - carcerati/salvati. Non è una novità che il fim si giri quasi tutto nel bunker creando un effetto claustrofobico, pensiamo al recente e bellissimo Room, ma l'ambuigità del personaggio che riesce a creare John Goodman fa la diferenza. Mi chiedo, anche, se questo film non possa servire a far capire che Goodman non deve essere relegato a ruoli secondari o di spalla, ma che merita ben di più per il talento che ha a disposizione. Il finale ci ricollega invece al titolo che rimanda a "Cloverfield" film del 2008 girato con camera a mano, in cui dei mostri invadono New York. Un prequel? Un sequel? Uno spin-off? Una presa per i fondelli? Solo il finale lo svelerà... Uno dei film rivelazione del 2016
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