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La voce nella tempesta

Regia di William Wyler vedi scheda film

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La recensione su La voce nella tempesta

di teaestefano
8 stelle

Wyler è una garanzia. Si sa che non si resterà delusi, com'è il caso di questa riduzione del celebre romanzo della Bronte. A differenza di Bunuel (che si concentra più sul lato passionale dell'amore e sul fascino diabolico di certi uomini), Wyler riflette forse di più sul personaggio di lei, sul suo carattere, sulla sua scelta di sposare il ricco pretendente, e sulle conseguenze della sua scelta. E' chiaro fin da subito che la donna e il trovatello di casa sono fatti l'uno per l'altra, e ciò è chiaro anche a loro stessi. La donna, però, è molto attratta dal denaro e dall'alta società, motivi per i quali le sembra valga la pena sposare un uomo che, se pure una brava persona, non ama veramente. In tal modo, oltre che spezzare il cuore all'altro, prepara una serie di sventure per se stessa, e tutti coloro che ha coinvolto loro malgrado in queste sue scelte. Mentre però lei commette l'errore di lasciare il suo amore per la posizione sociale, questi, per un velato desiderio di vendetta e di rivalsa, commette l'errore di ripiombare nella sua vita di donna sposata. Insomma, se vogliamo il film è una riflessione sulle conseguenze che ha lasciare il vero amore per futili miraggi di vantaggi sociali. I dialoghi tra i due protagonisti sono memorabili, e mettono a fuoco alla perfezione i sentimenti dei due e le conseguenze delle scelte di lei, problematiche che appunto interessavano al regista. Gli attori sono molto bravi, a cominciare da un giovane e compassato David Niven senza baffetti, e un emergente Lawrence Olivier. La tv di solito ce li fa vedere solo già vecchiotti nei loro film degli anni '60, e come sono qui quasi nessuno li ricorda più. E' curioso che la protagonista sia interpretata da un'attrice tanto brava quanto oggi quasi completamente dimenticata. Detto questo è un film ben girato e appassionante, esemplare di un cinema che fu e che più non è.

Cosa cambierei

Capisco il gusto di Wyler per il romantico (elemento che piace anche a me), ma il romanticismo di questo lieto fine qui lo trovo fuori luogo, e non coerente con una storia di tragici errori sentimentali che non poteva averne uno. Credo che questo sia l'unico difetto del film.

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