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Valerian e la città dei Mille Pianeti

Regia di Luc Besson vedi scheda film

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La recensione su Valerian e la città dei Mille Pianeti

di BarbaStenck
4 stelle

Sono entrato al cinema conscio del fatto che sono ormai vent'anni che il buon Besson non azzecca un film (senza contare la sua carriera da produttore che annovera perle di rara bruttezza come le serie Taken e Transporter) e senza aspettative di alcun tipo, se non il passare due ore di intrattenimento leggero ma quantomeno ben fatto. Niente. Luc non ce la fa più.

Tratto da una graphic novel franco-belga di fine anni 60, Valerian si presenta come un'avventura fantascientifica piuttosto classica, spazio ormai colonizzato, diverse razze aliene che collaborano, stazioni spaziali immense, consiglio intergalattico delle specie... i clichè delle epopee sci-fi sono tutti rispettati, anche se si presentano in una veste poco seriosa essendo a tutti gli effetti un cinecomic. Anche la trama alla base è piuttosto semplice e rispetta appieno gli stilemi della fantascienza/fantasy "alla guerre stellari", passatemi il termine. Tutto ciò non sarebbe un problema, dopotutto andando sul classico si va sempre sul sicuro, ma i difetti emergono prepotenti sul lato della sceneggiatura: debole, piena di falle e incongruenze, dotata di dialoghi a volte veramente imbarazzanti e sconclusionati; tutto questo non fa altro che rendere la vicenda poco interessante oltre che scontata. Il film vorrebbe inoltre parlare di molti argomenti attuali, dalla critica ai militari all'ambientalismo, dal rispetto delle diverse culture fino al pacifismo ma di questi, complice la sceneggiatura a scolapasta, durante lo svolgimento ne emerge mezzo ed emerge male il che mi fa pensare che il loro inserimento non fosse voluto (oppure che queste cose ce le veda solo io, che non è da escludere). In aggiunta a ciò i personaggi risultano a tratti odiosi, estremamente piatti, tra battute fuori luogo e i già citati dialoghi indecenti (e senza voler tirare in ballo la love story che a me sinceramente ha fatto cadere le braccia), e la recitazione certo non aiuta: gli attori sembrano imbalsamati, monoespressivi, incluso Clive Owen che a parer mio è un buon attore. Menzione particolare per Cara Delavigne, che in vita mia non avevo mai sentito e tutt'ora non so di cosa si occupi o cosa faccia, ma la cosa che sarebbe meglio non facesse più è recitare. Anche sul lato registico mi sento di bocciare la pellicola, Besson dimostra di essere allergico alle inquadrature statiche, la sua regia è troppo cinetica, troppo veloce e la cosa si nota soprattutto durante le scene d'azione o negli inseguimenti, in cui sembra veramente di stare giocando a un videogioco più che guardando un film. Dispiace sottolineare come anche lo svolgimento del film abbia una struttura troppo simile a un videogioco, troppo "a schemi". L'unica cosa che mi sento di salvare del film è, chiaramente, l'aspetto visivo: inutile negarlo, effetti speciali e computer grafica sono di altissimo livello, forti anche di un design di ambienti, alieni e astronavi che a volte lascia veramente senza fiato che però purtroppo non è valorizzato abbastanza dalla regia di Besson e di una fotografia accesa e brillante senza essere troppo patinata da cancellare i lineamenti facciali. Non basta tuttavia solo la bellezza visiva per rendere sufficiente un film meno che mediocre sotto quasi tutti i punti di vista che da amante dello sci-fi mi dispiace sinceramente bocciare, ma essendo anche un amante del cinema ben fatto soprassedere a tutti i macroscopici difetti di Valerian mi risulta impossibile.

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