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Mean Streets

Regia di Martin Scorsese vedi scheda film

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AndreaVenuti

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La recensione su Mean Streets

di AndreaVenuti
8 stelle

Mean Street- Domenica in chiesa, lunedì all'inferno -del 1973- è il terzo lugometraggio scritto e diretto da un giovanissimo Martin Scorsese.

Il film in esame è senza ombra di dubbio un documento storico; tra le primissime opere (per essere precisi i primi  film che diedero il via a questo grande rinnovamento sono Il Laureato ed Gangster Story, entrabe del 1969)  che aderirono ad un movimento cinematografico che si distacca sensibilmente dai parametri del cinema classico, finalmente   attento alla realtà sociale e soprattuttto  aratterizzato da una maggiore, anzi totale libertà artistica del regista (il codice Hays ormai è un lontano ricordo), tutto questo  rivoluzionerà il cinema americano, signori sto ovviamente parlando della New Hollywood.................

Mean Street propone , come tutti i capolavori della New Hollywwod, sequenze intense; non esiste più il "buono" ed il "cattivo", l'happy ending non è più dovuto, lo schermo riflette una realtà sociale tumultuosa (per capirci tutte le linee-guida del codice Hays sono state abbattute); l'opera può essere vista quasi come un film autobiografico, Scorsese ci presenta la sua Little Italy, un inferno in terra, una realtà in cui è difficile sopravvivere ed impossibile evadere.

Da un punto di vista contenutistico l'autore italoamericano (di seconda generazione) inserisce  quasi tutta la sua poetica: il binomio malavita-religione, la paura, il peccato, il rimorso, tutte emozioni inglobate nel suo protagonista, l'anti-eroe Charlie Cappa (performance molto profonda di un giovane Harvey Keitel)

Tecnicamente il film è brillante ed innovativo, lo dimostra lo specchio autoriflessivo su Cappa che apre l'opera, molto valido anche l'inserimento ,in alcuni frangenti, della macchina a mano inoltre immancabili  le sequenze in cui troviamo una vera e propria esposione di violenza, scene riprese con uno stile molto realistico (ad esempio i due agguai oppure la rissa con protagonista Joe Clams Scala, personaggio interpretato, dall'amico di Scorsese, George Memmoli).

Il tutto si amalgama ad una fantatsica fotografia cupa ed ad una colonna sonora ricca e caratterizzata da canzoni della tradizione lirica e napoletana (ad esempio Scapricciatiello di Renato Carosone).

Con Mean Streets inoltre inizia il lungo sodalizio artistico tra Scorsese e Robert De Niro. (interpretazione mostruosa, quando entra in scena lui, tutti gli altri scompaiono)........

Film da vedere e rivedere assolutamente..............

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