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Tiramisù

Regia di Fabio De Luigi vedi scheda film

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La recensione su Tiramisù

di alan smithee
4 stelle

Fabio De Luigi possiede fisicità in grado di assicurare una buona tenuta del divertimento e la costruzione di un personaggio che potrebbe ricoprire uno standard generale appartenuto a grandi comici italiani.Peccato che quel buonismo irrinunciabile dilaghi ad infrangere ogni ispirazione/genuinità ad una macchietta sulla carta riuscita e convincente

locandina

Tiramisù (2016): locandina

Il tiramisù del successo: una banale dimenticanza o distrazione apre le porte della scalata sociale ad un imbranato rappresentante di prodotti farmaceutici, sposato con una donna bellissima che è certo di non meritarsi, irrisolto ed inconcludente sotto il profilo professionale.

Ecco quindi che un dolce squisito fatto in casa e frutto delle doti culinarie di una consorte evidentemente non solo bella come una dea, diventa l'innocente (ma solo inizialmente) strumento di raccomandazione che conduce a cambiar vita ad una coppia in difficoltà economica come tante oggi.

Fabio De Luigi esordisce nella regia senza particolari clamori, ma costruisce una storia media e lineare coerente con i personaggi di solito resi dal celebre comico: un italiano medio che potrebbe costituire un filone degnamente rappresentativo di una certa tendenza maldestra tutta italica e disegnare nel prossimo futuro un personaggio-caricatura degno di quello dei principali comici cinematografici che hanno fatto la tradizione italiana ed un cinema più riuscito come personaggi che dal punto di vista squisitamente qualitativo e tecnico.

Alberto Farina, Vittoria Puccini, Fabio De Luigi, Angelo Duro

Tiramisù (2016): Alberto Farina, Vittoria Puccini, Fabio De Luigi, Angelo Duro

Senza voler azzardare ad accostmenti impropri, il personaggio dell'italiano medio poco brillante ma maldestro ed approfittatore ci sta ed appare coerente con le storie di tutti i giorni. Peccato tuttavia che De Luigi non riesca a schiacciare il pedale del cinismo in modo più efficace e debba sembre rifugiarsi sotto l'ala protettrice e rassicurante di un boomerang di sdolcinatezza e buonismo che sfiancano anche i migliori iniziali auspici intravisti sul personaggio, se non addirittura nel film. 

Fabio De Luigi, Angelo Duro

Tiramisù (2016): Fabio De Luigi, Angelo Duro

Vittoria Puccini, Fabio De Luigi

Tiramisù (2016): Vittoria Puccini, Fabio De Luigi

Regalando così a personaggi di contorno come quello del cognato cinico Alessandro Duro o alla figura dell'amico barista assolutamente incapace di attitudini commerciali, spazi e ruoli decisamente più riusciti e convincenti di quelo principale da lui ricoperto, svilito da sentimentalismi e melasse che distrugggono ogni verve genuinamente comica che a tratti poteva intravedersi.

De Luigi precisa con una certa coerenza e cautela di non voler aver fatto film di denuncia, ma come regista non riesce a creare spunti o soluzioni di qualche originalità ad uno schema di commedia che rimane un pò piatto e prevedibile: il film tra l'altro è afflitto dalla solita magniloquenza ed irreale staticità di locations davvero poco plausibili o realistiche, che descrivono un Paese sempre troppo teorico o da cartolina, incapace od inefficace a rappresentare un'Italia che sia anche un lontano ritratto di quella reale verso cui tende questo tipo di commedia leggera, ma dagli sfondi semiseri.

Un breve ma fondamentale cameo ci restituisce un Pippo Franco attore di razza che vorremmo o avremmo voluto da decenni molto di più attore di cinema e molto meno macchietta da Bagaglino.

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