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Perfetti sconosciuti

Regia di Paolo Genovese vedi scheda film

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La recensione su Perfetti sconosciuti

di andry10k
7 stelle

Ho atteso forse troppo per vedere questo film tanto elogiato, e anche premiato, ma meglio tardi che mai. Diciamo che qualche pregiudizio sui film italiani ce l'ho sempre, ma lungi da me ammettere che qui siamo di fronte alla solita comedy/drama italiana di oggi. Di sicuro questo è un film che ha il suo senso: girato bene, montato meglio e interpretato ancor meglio. Direi che quindi siamo di fronte ad un dramedy/kammerspiel riuscito, pero' alla fine della visione non posso fare a meno di avere quella rabbia per alcune piccole (o grandi) cose che non mi sono piaciute e che fanno di questo film di genovese un prodotto riuscito si ma non fino in fondo. Si cattivo è cattivo questo e certo, ed il finale è abbastanza malvagio con i protagonisti e ancor di più con i loro "simili" al di la dello schermo (che penso siano molti di più di quello che sembra purtroppo) e questo mi è piaciuto (in parte), ma le evidenti esagerazioni secondo me non fanno altro che indebolire la forza "rivelatrice" e "anarchica" di questa pellicola.

 

Le critiche principali mosse a questo film, dai vari critici o non che guardano il cinema con il pregiudizio ben pronto, è che di queste commedie in francia se ne fanno 200 l'anno e che mo' che ne facciamo una noi buona si grida al capolavoro. Si è vero che è così, infatti perfetti sconosciuti non è un capolavoro o chissà che opera, ma non è nemmeno una *****, anzi una volta che riusciamo a fare qualcosa, anche di simile ai francesi, e ci riesce pure bene e riusciamo a raccogliere i più bravi attori di questa generazione tutti in un film diamocelo un po' di merito, non esageriamo (sopravvalutati tutti i premi ricevuti infatti) ma neanche buttiamo tutto al cesso, anzi questo dovrebbe essere il film da cui ripartire e riformare un po' il genere, che ormai è ridotto solo a zalone, siani, bisio o cinepanettoni. Quindi sono ben contento che Genovese sia arrivato a fare qualcosa di un molto interessante.

 

Attori quindi tutti in gran forma, a cominciare da Mastandrea, che dimostra di essere forse il migliore che c'abbiamo ma sfruttato male o poco visto in produzioni indipendenti o che escono in 10 sale in tutta italia di solito, oppure che nessuno si caga perchè non c'è il Bisio o il Bova di turno dentro. E anche le facce di tutti gli altri sono perfette, tanto che si capisce dal primo secondo con quali persone avremo a che fare, cioè finalmente persone "vere", quelle che incontriamo tutti i giorni, conoscenti o non, cioè persone false, chi più chi meno, e non i classici personaggi per niente realistici e caratterizzati come pezzi di cartone che incontriamo di solito nelle nostre commedie.

 

Prima parte del film quindi per me è stata quasi perfetta, i dialoghi sono reali, ben studiati, battute ben assestate, sempre al limite tra commedia, non fa sganasciare ma qualche sorrisino ci scappa, e dramma classico coi soliti problemi. La pecca principale per me è la troppa esagerazione nelle situazioni della seconda parte, quando ci viene svelata davvero la cattiveria e la falsità dei protagonisti, caratteristiche che per me già erano trasparite pero' dalle loro facce e dai loro discorsi ben prima. Ce ne accorgiamo subito di che persone sono, come già detto, quindi secondo me non c'era bisogno che tutti ci svelassero i loro segreti, con tradimenti a catena (non è spoiler visto che lo si capisce gia dal trailer o dall'idea di fondo della pellicola che ci siano), bugie, questioni irrisolte, scoperte varie ecc... ecc... Insomma non che non siano credibili come situazioni, ci credo che molti possano avere segreti così inconfessabili, pero' tutte queste lacrime e rivelazioni trasformano una normale cena tra amici credibilissima e rappresentata in una maniera perfetta (quella della prima parte che come detto già era rivelatrice di suo) in una cena tra un gruppo di disadattati quasi o comunque un concentrato di cattiveria ed egoismo senza quasi pari... Insomma vabene che ognuno a dei segreti pero' non è facile trovare sette persone così che mangiano insieme una sera.

 

Vabbè ma questi sono più che altro mie percezioni, molto personali quindi, in un film che per il resto mi è piaciuto e riesce a mantenere una tensione, quasi da thriller, per tutta la "serata" in una sola stanza o quasi che non è mai facile, insomma Genovese ha saputo reggere un film del genere come un Polanski per esempio ha fatto con Carnage, e non è poco. Resta poi il fatto che il film sia cattivo come non mi aspettavo, e che magari è riuscito un minimo a smuovere quelle persone, penso molte, che si sono ritrovate nel film, ma che forse, essendolo, in quel finale si sono riuscite bene a nascondere.

 

Ecco si il finale è buono per me, ma forse troppo ambiguo. Lì non si capisce se Genovese voglia dirci che "vabbè siamo così che ci dobbiamo fare, meglio non farli questi giochi ognuno di noi ha segreti quindi meglio non scoprirli", oppure ci stia dicendo "guardate che cacchio di persone che siamo, facciamoci schifo da soli"... ecco io l'ho naturalmente interpretata come la seconda, fossi in me istituirei il gioco dei telefoni per legge una volta a settimana. Non so come l'avete percepita voi, probabilmente in molti preferirebbero nascondersi dietro il classico siamo tutti un po' stronzi pero' che ci vuoi fare.

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