Regia di Paolo Genovese vedi scheda film
Alcuni amici si trovano a casa di uno di loro per una cenetta tranquilla. Si parla di coppie di fidanzati, o coniugi sposati da più o meno tempo. Per ravvisare un po' la serata, decidono di fare una specie di gioco: metteranno i cellulari sul tavolo e i messaggi e le telefonate che arriveranno saranno di pubblico dominio. A parole nessuno ha nulla da nascondere, in realtà ne salteranno fuori di tutti e colori, tra amanti, tradimenti e via di questo andazzo.
La dinamica degli amici e/o conoscenti che trovandosi tra quattro mura se ne dicono dietro di tutti i colori, non è certo nuova al cinema; quindi non si può dire che il film parta da uno spunto molto originale. Il regista compensa e modernizza introducendo l'elemento del cellulare, benché gli sviluppi del gioco siano assai prevedibili - e dunque scontati - fin dall'inizio. Grazie comunque alla buona recitazione degli attori (tutti bravi e rodati, come Battiston, Mastrandea ecc...), ad un montaggio veloce e - soprattutto - al finale a sorpresa, il film una sufficienza riesce a strapparla.
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