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Perfetti sconosciuti

Regia di Paolo Genovese vedi scheda film

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ElvistoPolliniAmbarocco

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La recensione su Perfetti sconosciuti

di ElvistoPolliniAmbarocco
8 stelle

Giallini, Battiston, Leo, Mastandrea, Smutniak, Rohrwacher, Foglietta sono un cast da urlo per un film che non vuole fare la morale ma dimostrare semplicemente come ormai TUTTI noi siamo cellulari dipendenti e dentro a quei pochi cm di plastica nascondiamo la nostra vita. Ma chissà cosa succede quando il Vaso di Pandora 2.0 viene scoperchiato.

Perfetti sconosciuti è un film dal titolo intrigante ma che ha una trama conosciuta o meglio conosciuta fino ad un ceto punto.

3 coppie di amici più un amico single si incontrano a cena e un po' per gioco e un po' per scoprire realmente la vita del proprio amico o marito/moglie decidono di mettere a nudo l'oggetto che tutti noi teniamo più segreto e cioè il proprio smartphone.

C'è chi non ha segreti sul cellulare ma ha segreti che si tiene per se o li confida al proprio amico, chi invece ha segreti che tiene sul cellulare o chi molto più semplicemente con il proprio cellulare vive una vita totalmente diversa da quella reale.

Perfetti sconosciuti inquadretta al meglio la situazione attuale: il cellulare è la nostra vita e al tempo stesso la nostra vita è nelle mani di quei pochi cm di plastica che trasmettono ogni secondo qualche bite o megabite a persone che a loro volta lo ricevono sul loro cellulare.

Questo film ha una trama particolarmente conosciuta e facile da comprendere ma l'obbiettivo di Genovese non è tanto il fare un film dalla trama complessa quanto dimostrare come i dispositivi mobili siano diventati l'oggetto che domina l'essere umano. Non a caso durante il film vengono fuori storie particolari che spaziano da aspetti amorosi a quelli medici fino a quelli più subdoli.

Non aspettatevi IL FILM per eccellenza: non lo è e non è l'intento del regista. Piuttosto aspettatevi la rappresentazione della realtà degli anni 2010: il cellulare, whatsapp, facebook, twitter, email e altri social media ormai sono il nostro diario segreto che continuamente aggiorniamo e continuamente chiudiamo dentro ad un vaso di Pandora. Se mai scoperchiaste il vostro vaso chissà cosa potrebbe saltare fuori. Questo è l'obbiettivo di Genovese, di sicuro non vuole fare la morale a nessuno ma semplicemente dimostrare come il cellulare sia la nostra vita.

 

Passando agli attori devo dire che il cast è eccezionale, forse sono stati scelti i migliori attori italiani del momento.

- Marco Giallini: ormai ho visto qualche buon film di Giallini a partire da ACAB in poi è difficile che mi sia perso qualche sua prova. Lo trovo un attore ormai maturo che è in grado di interpretare sia lo stronzo (Se Dio Vuole) sia il padre comprensivo (potrei definirlo addirittura il migliore amico della figlia) ma marito complicato come in questo film. Attore eclettico che sta toccando il suo apice di carriera. Chapeau.

 

- Edoardo Leo: me lo ricordo ancora ai tempi di "Ranocchio" di "Un medico in famiglia" e, come dicono gli anziani, ne è passata di acqua sotto i ponti. Attore che sta crescendo, migliorando sempre di più e che si sta dimostrando abile tanto nel fare la parte del bullettino che in quella dello sciupafemmine come in quest'ultimo film. Come regista ha futuro ma se non gli dovesse andare bene lì può sempre riciclarsi come attore. Non è al livello di Giallini ma è sulla buona strada.

 

- Valerio Mastandrea: quando penso a questo attore non posso non pensare a "Ruggine" un film particolarmente toccante dove Mastandrea ha tirato fuori il meglio. Attore che ha una particolarità che in campo italiano è difficile da trovare: ha una faccia da schiaffi che gli permette di far sembrare il suo personaggio davvero reale e non solo una semplice interpretazione. Attore da urlo, un giorno sarebbe bello vedere su qualche grande film americano. Non ha nulla da invidiare ai bravissimi Giallini, Favino e altri.

 

- Kasia Smutniak: l'unica a non avermi convinto in pieno in questo film è proprio Kasia. Personaggio un po' piatto ed interpretazione discreta ma non eccelsa che alla fine ti fa quasi odiare Eva. Forse non è particolarmente tagliata a ruoli così o forse, più semplicemente, Genovese ha trovato in Kasia l'attrice per il suo personaggio meno riuscito (ne siamo sicuri poi?).

- Anna Foglietta: Attrice che a mio modo di vedere ha meno successo di quanto meriterebbe. Alla fine il film si regge su di lei e sulla prova di Mastandrea e Battiston, vi assicuro che sono tre prove da urlo. Foglietta per me non è più l'attrice da comparsata di "Nessuno mi può giudicare" ma è una signora attrice: prova maiuscola, speriamo di vederla presto in un film con lei protagonista!

 

- Alba Rohrwacher: Occhietti piccoli, riccioli biondi e pelle bianca. Sembra una bambolina e per tutto il film interpreta la parte della bambolina ingenua e presa per il culo un po' da tutti. Forse anche Alba nella vita reale è un po' ingenua ma il suo personaggio è riuscito alla perfezione grazie proprio alla sua interpretazione. Brava.

 

Chiudo parlando del fantastico Giuseppe Battiston.

Signori e signori quest'uomo è stato divino sia per come si è mosso nel corso del film sia per come ha intrpretato il personaggio più complesso dell'intero film. Merito di un copione molto buono e di doti naturali ed acquisite però Battiston credo che abbia tirato fuori il meglio e se il film merita di essere visto lo si deve anche a Battiston.

Il discorso sul termine "frocio" sarebbe da far sentire a tutti e la sua volontà di difendere la persona amata sarebbe da mostrare a chiunque sia perché è un gran bel discorso ma soprattutto perché Battiston fa vivere quelle parole e non le dice così tanto per dire. Attore fantastico.

 

Se non si fosse capito il film mi è piaciuto molto .

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