Regia di Robin Pront vedi scheda film
Un'opera notevole, assolutamente notevole.
Una macabra tragedia noir, che vede come protagonista i bassifondi belgi. E' la storia di due fratelli delinquenti: durante un furto uno dei due va in galera ma non collabora con la giustizia, l'altro si rifà una vita e si mette con la ragazza del primo, ma un giorno questo esce...
Le Ardenne è un film straordinariamente credibile nell'indagare la psicologia dei personaggi, nel dare loro un'autenticità spaventosa, nel mostrare i variegati lati della loro complessa psicologia: il loro lato tenero ed affettuoso e quello violento, mostrandoceli così, talvolta come carnefici, altre volte come vittime di una società che non ha dato loro alcuna opportunità di farcela. Persino quando provano a rifarsi una vita onesta, finiscono nel mirino di qualche datore di lavoro infame, volgare e sfruttatore oppure il loro passato si rifà vivo con irruenza e, per quanto ci provino, pare non ci sia scampo al loro destino fatto solo di povertà, violenza e lotta sfrenata per la sopravvivenza. E' un'esistenza miserabile la loro, miseria che si esprime nei loro volti, nei vestiti, nei dialoghi, negli scenari e persino nei pensieri che esprimono.
Nella prima parte, c'è una buona tensione narrativa che tiene alta l'attenzione dello spettatore (il fratello rimasto fuori di galera, trema all'idea di confessare al fratello appena uscito di essersi messo con la sua ex ragazza, nonostante questi sembri davvero cambiato ed appaia placido e tranquillo), nella seconda il tutto degenera in un thriller frenetico, violento e sanguinolento che non lascia respiro, davvero degno dei maestri di questo genere. Un'opera notevole, assolutamente notevole che è interessante anche dal punto di vista sociologico.
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