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La voce della luna

Regia di Federico Fellini vedi scheda film

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La recensione su La voce della luna

di LorCio
8 stelle

Di fronte all'ultimo film del sommo Fellini subito si capisce che non si a che fare con l'opera migliore del maestro di Rimini. Anzi, è un film abbastanza imperfetto, nonostanze il guizzo poetico del regista de "La strada" s'avverti. Un po' lento ed abbastanza surreale, "La voce della luna" nasce da un poemetto di Ermanno Cavezzoni e non ha avuto una gestazione facile. Certo, alla fine degli anni '80, Fellini non era più commerciabile. Era l'epoca dei soldi a tutti costi e della qualità i produttori se ne fregavano altamente. Fortunatamente il film fu girato e, purtroppo, ebbe un esito al botteghino assai insoddisfacente ma anche prevedibile. Perché? Inanzitutto perché "La voce della luna" è un film fuori moda, a tratti sembra anche fuori tempo massimo. Un cinema che attinge ad idee che vengono da lontano, a ricordi della gioventù, ad episodi ormai dimenticati. Un cinema insuale e atipico nel desolante panorama degli anni '80, dove -a parte Scola, Monicelli, Moretti e Verdone- il pecoraccio regnava sovrano e non si aveva tempo di ascoltare le ultime elegiache poesie di uno degli ultimi cantori della cinematografia italiana. Colpa delle tv commerciali, della musica troppo alta, del rumore, della frenesia, dell'arrogante potere del denaro, dei mass media, della volgare cultura di massa. Fellini si prende gioco di tutte queste cose nel suo ultimo delicato film in una scena splendida, dove il vecchio Paolo Villaggio balla un lento in discoteca con una donna misteriosa. Un film prezioso che recrimina il bisogno del silenzio, perché "se tutti facessimo un po' di silenzio, forse qualcosa riusciremo a capire". E poi ci si meraviglia che Fellini non è riuscito a dirigere la sua ultima fatica? Ma chi poteva affidare un film nelle mani di un regista così scomodo e disilluso? Un'opera che suscita molta simpatia. Qualcosa è troppo ridondante, troppo sottolineato. Un film imperfetto sì, ma affascinante ed imperdibile.

Sulla colonna sonora

Bellissima, di Nicola Piovani.

Cosa cambierei

Voto: 8.

Su Angelo Orlando

Stralunato e bravissimo.

Su Paolo Villaggio

Magistrale. Si riscatta da tanti brutti film -a parte qualche Fantozzi- con un'interpretazione sotto le righe e bellissima. Dopo la sdoganazione di Fellini, è riuscito a lavorare anche con maestri come Olmi.

Su Roberto Benigni

La sua vena poetica e talvolta eccessiva è frenata dalla mano di Fellini, che lo obbliga a recitare sottovoce e sotto le righe in modo sublime.

Su Federico Fellini

Indimenticabile. Non è la sua opera migliore, ma lui rimane e rimmarrà sempre il geniale, delicato, saggio poeta della Settima Arte.

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