Espandi menu
cerca
Ti guardo

Regia di Lorenzo Vigas vedi scheda film

Recensioni

L'autore

tafo

tafo

Iscritto dal 26 febbraio 2009 Vai al suo profilo
  • Seguaci 29
  • Post 1
  • Recensioni 441
  • Playlist 1
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Ti guardo

di tafo
7 stelle

La realtà ribaltata. Il carnefice che si fa vittima per ridiventare carnefice. I rapporti sessuali come simbolo dei rapporti di classe. Il borghese e il sottoproletario che si incontrano e si scontrano si scrutano e si capiscono si toccano e si tradiscono. L’uomo mite e il ragazzo di vita uniti dall’assenza del padre. Nella Caracas odierna non c’è mediazione sociale tra l’apparente tranquillità di Armando e la vitalità di Elder. Uno è ricco, l’altro è povero, uno costruisce protesi dentali, l’altro si arrangia con piccoli lavori e furti. La perversione di Armando è quella di pagare per guardare nudi, ma non toccare, i ragazzi come Elder per soddisfare il suo istinto sessuale. Il ragazzo prende i soldi ma non vuole farsi vedere da un omosessuale, lui pronto a sfidare i fratelli della sua ragazza per poter stare con lei. Il borghese non denuncia ma non molla la presa, pedina il ragazzo, gli offre protezione e assistenza quando i fratelli della ragazza lo pestano a sangue, anche se Elder quando è solo in casa di Armando cerca il posto dei soldi, il rapporto da economico-sessuale diventa di reciproca comprensione. Il ragazzo di strada capisce poco a poco che può contare solo sul suo compagno che è pronto a ferirsi per lui e a pagargli la macchina tanto desiderata. Elder è pronto a ripagare Armando in qualsiasi modo, anche uccidendo il padre tanto odiato da quest’ultimo e rinnegare la sua eterosessualità. Leone d’oro 2015 per un film che mostra il suo cuore nero nel farci vedere chi è il perseguitato e chi il persecutore. La vittima inconsapevole cerca il contatto fisico con il suo carnefice concedendo a questo un ruolo sessuale attivo come lo sfruttato marxista che cerca il suo sfruttatore. Il regista nasconde il più possibile il passato di Armando, in uno stile che appare lineare ma che lascia incompleti alcuni passaggi, spiegare poco per non prepararci alla violenza della vendetta finale che deve ristabilire la distanza sociale tra il benestante e l’emarginato.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati