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La fratellanza

Regia di Ric Roman Waugh vedi scheda film

Commenti brevi
  • Ottimo film con ottimi interpreti , a cominciare dal protagonista. Buon ritmo,nonostante i flashback. Epilogo didascalico,uno dei doppi previsti x Apocalypse Now…….Da vedere. 7/8.

    commento di Decimo
  • Action movie infarcito di violenza e di personaggi che fanno la parodia,mal riuscita,ai veri delinquenti rinchiusi in gabbia.Troppo scontato,troppo banale,più che un film pare quasi un documentario sulle carceri in USA.

    commento di MARPESSATO61
  • tanta violenza,girato dentro e fuori dal carcere,tutto sommato si fa vedere...seppure un po' confuso,il voto della scheda e' perfetto....un 6 perfetto.

    commento di ezio
  • Un posto come questo ci fa diventare dei guerrieri o delle vittime,nono esistono vie di mezzo qui, ora sta a te rimanere tale.Però non mi è chiaro se è il regista ad avere qualche mancanza sul genere, ma visto la sua filmografia non credo, o è il ritmo che si perde nell' angoscia.

    commento di metsu-ito
  • Solido film "carcerario",che mescola efficacemente vari generi.

    leggi la recensione completa di Furetto60
  • Ci sono le vostre regole. E poi ci sono quelle delle gang: e valgono di più...

    leggi la recensione completa di champagne1
  • Da manager borsistico rampante, a carcerato dominante in un luogo detentivo di massima sicurezza, il passo è breve: giusto il tempo di farsi crescere un bel paio di baffoni ricurvi e minacciosi: l'aspetto ha la sua importanza. Ennesimo "prison movie" girato con perizia, senza particolari scossoni ed un altalena temporale necessaria a comprendere.

    leggi la recensione completa di alan smithee
  • Un gran thriller ben ibridato con la scomposizione psicologica del protagonista. La fratellanza è un film di muscoli, sangue e tatuaggi, ma anche di ciò che quest’ultimi nascondono.

    leggi la recensione completa di Malpaso
  • Il cinema monotematico carcerario dell'ex stuntman R.R.Waugh si arricchisce di una variazione su tema del precedente "Felon" con l'aggravante di di una regia sfiatata, senza ritmo, lugubre, e una direzione di attori mediocre e svogliata.

    commento di Marcello del Campo