Regia di Paolo Virzì vedi scheda film
Un film di rara bellezza ed umanità. Non c’è una sbavatura, un mancato approfondimento, anche dei personaggi minori. I “manicomi “o case di cura sono dei luoghi dove le persone umane ( normali ) sono rieducate per tornare nel mondo dei matti. L’incontro tra Beatrice e Donatella è all’inizio burrascoso, ma poi si rileva profondo e foriero della loro reciproca guarigione. La Tedeschi ,nel ruolo della megalomane scatenata, egocentrica, prepotente si rivela una attrice eccezionale, ma la vera sorpresa è la Ramazzotti, che è assolutamente vera nel ruolo della coatta, volgare, troietta maleducata, ma rivela un' intensità fuori del comune, dimostrando di avere molte corde nel suo arco, che la sapiente regia stasempre di più aiutando a svelare. Quando tutti i personaggi si rivelano perfetti, vuol dire che la regia è anch’essa fuori del comune. Tutti al di fuori della coppia sono esseri spregevoli ad eccezione della coppia adottiva di Elia e della Carnelutti che anche qui dimostra di essere una grande attrice.
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