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Zoolander 2

Regia di Ben Stiller vedi scheda film

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La recensione su Zoolander 2

di mc 5
6 stelle

Divertente, sì senz'altro. Ma non è così semplice liquidare questo film con due battute. Forse dipende dall'età, boh, ma io non sono riuscito a "penetrare" concettualmente nè materialmente il pesante e massiccio spirito Demenzial-Scorretto che anima e pervade tutto il film. E' una comicità che si sposa idealmente alla satira più crudele attraverso un'epopea demenziale che io trovo eccessivamente sovreccitata e ridondante. Un film che si ciba di una cattiveria ferina che mi coinvolge il giusto. E poi c'è un altro problema di fondo che io reputo oggettivo ma che è possibile solo pochi colgano. Vale a dire (aspetto questo che riguarda tutte le commedie comiche targate USA) che il film contiene tanti riferimenti mediatico-sociali ad una cultura (quella americana) che noi europei possiamo acquisire solo in superficie e in ogni caso ne può godere appieno solo chi è americano. Poi aggiungeteci anche il doppiaggio, insomma io credo che questa pellicola arrivi a noi italiani dopo aver perso per strada circa la metà del suo potenziale rispetto all'edizione originale. Il film è un carosello senza sosta di trovate e di idee (alcune strepitose) che strappano sorrisi e anche risate. E una cosa è certa: Ben Stiller è un cineasta che -se ne ha voglia e non sempre ne ha- può realizzare film belli e importanti (sia come attore che come regista intendo). E mi riferisco a due film che forse non hanno lasciato grandi tracce ma che io ho adorato: "I sogni segreti di Walter Mitty" e "Giovani si diventa". Lui è un grande davvero e in quei due film che ho citato ha dato ampia dimostrazione della sua sensibilità e delle sue qualità più raffinate. Ma evidentemente egli preferisce muovere macchine da soldi e allora fa le robe tipo "Notte al museo" e simili. Insomma caro Ben, il pop è meno faticoso e rende montagne di soldi, come ti capisco. Qui però siamo ad un caso tutto a sè, qui entriamo nel rutilante mondo dei modelli e del fashion, che viene fatto a pezzi con ferocia...eppure resta il sospetto che il film se ne cibi con la complicità di quel mondo stesso. E' solo un sospetto? mah. Resta il fatto che il film è scoppiettante e incendiario, forse anche un pelino troppo, al punto che io l'ho trovato a tratti un pò aggressivo e forzato nella propria autocompiaciuta forza bestiale, in questo misto di satira e di demenzialità "ad ogni costo" che alla lunga si fa estenuante. Poi vabbè ai giovanissimi che ne apprezzerano proprio l'aspetto "travolgente" potrà anche suscitare entusiasmo. A me no, a me solo qualche sorriso -sincero- ma nulla di più. Certo vedere Sting che fa irruzione o assistere ad un Bieber che si fa il selfie in punto di morte, beh, lì onore al merito di un umorismo azzecatissimo e infallibile. Ma è tutto il film ad essere disseminato di gag spesso felicissime (a volte troppo americane, come prima spiegavo). Doveroso poi tributare un omaggio a Will Ferrell che di quest'opera è il vero Gigante, quest'attore immenso che è oggi il campione assoluto della comicità grottesca/trasgressiva/scorretta. Dunque il film è da me promosso con la riserva che forse non ne ho compreso fino in fondo lo spirito (problema mio? non lo escludo eh). A conferma di quanto Stiller possa "pesare" ad Hollywood noi vediamo che le star di ogni provenienza artistica hanno fatto a gara ad apparire in svariati cammei. Il già citato Sting e Justin Bieber sono solo due degli special guest. Vediamo infatti un sorprendente Kiefer Sutherland che si mette in gioco con intelligenza o un Benedict Cumberbatch clamorosamente trasformato in una star transessuale che non ci si crede. In definitiva un film che travolge e diverte, ma: 1) non è che mi abbia detto più di tanto 2) sapendo cosa potrebbe fare Stiller, auspico che vada oltre questa "fase infantile", ma forse è speranza vana (anzi no, lo ha già fatto, ma business is business...)

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