Regia di David O. Russell vedi scheda film
La storia di Joy Mangano, ragazza cresciuta in un ambiente familiare difficile, che riuscirà a risalire la china grazie alle sue straordinarie doti creative, sfondando nel mondo del commercio grazie all'invenzione del moderno "mocio", lo stofinaccio assorbente autostrizzante che tutti oggi conosciamo.
Russell alla terza collaborazione con Jennifer Lawrence, De Niro e Bradley Cooper conferma la sua abilità nel trarre il massimo dagli attori, confermando quanto di buono avevamo visto con "The Fighter" (dove avrebbe portato ad una recitazione di livello perfino Whalberg, sul quale si sciolsero poi tutte le riserve), "American Hustle" e soprattutto con "Il lato positivo", opera questa che ricorda per alcuni aspetti "Joy". Al centro del cinema del regista ci sono sempre individui circondati da un contesto difficile (di solito la famiglia), in cerca di riscatto grazie alle proprie forze, mai grazie a quelle di qualcun'altro. Un cinema che rischia il collasso morale dei propri interpreti, ma che finisce per celebrarne la grandezza, pur facendogli subire dolorose vie crucis.
Dunque l'affermazione dell'individuo si compie attraverso il riconoscimento delle di lui virtù da parte della società, che finisce per scodinzolare ai suoi piedi come un cane che mostra il ventre.
La narrazione di Russell ha la forza tagliente di una lama, incisiva ed equilibrata nel sottolineare questo stato di cose, e lo fa lasciando da parte pericolosi strascichi di retorica. Un film che si segue senza alcuna difficoltà, che ha il pregio di far scattare l'empatia nello spettatore, anche grazie alla protagonista, una Jennifer Lawrence sempre più matura.
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