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Velluto blu

Regia di David Lynch vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Velluto blu

di Balabiùt11
8 stelle

Film cult, ennesimo DVD da custodire gelosamente nella propria collezione.

Lynch non si smentisce, la sua capacità di mischiare generi diversi creando dei capolavori trova in "velluto blu" un'altra testimonianza. La struttura è quella tipica del film noir, con elementi di surrealismo, inquietudine e momenti quasi grotteschi.

Se mi si consente il volo pindarico credo si possano trovare in questo film gli embrioni di "twin peaks" la serie televisiva per eccellenza degli anni 90 che consacrerà il regista al grande pubblico.

 

Tornando al film, il protagonista (Jeffrey, un Kyle Maclachnan sempre al top) è un ragazzo tranquillo e innocente di provincia che un giorno trova in un campo un orecchio umano, da qui parte una serie di eventi che lo porteranno ad entrare in contatto con dei personaggi enigmatici e inquietanti, in particolare Dorothy e Frank, rispettivamente vittima e carnefice.

 

Due personaggi distrutti dalla loro personalità contorta, Frank dopo aver rapito il figlio e il marito di Dorothy ricatta quest'ultima costringendola a subire le sue sevizie, sfociando in una specie di complesso edipico decisamente turbante. 

 

Jeffrey entra nella loro storia indagando sull'orecchio ritrovato, quasi come un detective, e dopo svariate vicende, violenze e, comunque, amore riesce a far trionfare il bene mettendo fine alle sevizie di Frank.

 

La struttura del film per quanto semplice e comunque lineare ha talmente tanti aspetti particolari che incatena allo schermo, la psicologia di tutti i personaggi trapela in ogni sguardo, si finisce con l'essere coinvolti emotivamente. I sentimenti che prova Jeffrey sono quelli che ogni persona normale proverebbe in un contesto simile, quindi il processo di identificazione dello spettatore col personaggio è totale.

 

Come per ogni film di Lynch va consigliato la massima attenzione nel vederlo, perchè ogni particolare è importante ai fini di carpire più informazioni possibili su ogni personaggio. Le musiche di Angelo Badalamenti come sempre forniscono un ottimo viadotto per addentrarci nelle atmosfere di questo velluto blu che, perdonate il contrasto cromatico, è il filo rosso della storia e che ci culla in un clima di armonia delirante, dove il surreale sembra plausibile, in altre parole David Lynch. 

 

 

 

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