Regia di Giorgio Capitani vedi scheda film
Semplice intrattenimento che, lo ritengo un merito, non scade nella faciloneria scollacciata da commedia sexy anni '70. Banfi compie bene il suo mestiere, calato in uno dei ruoli che meglio gli riescono, vale a dire il poliziotto sfigato ma tenace e sanguigno con aiutante incapace a carico: ovvio che bisogna esserne spettatori affezionati, altrimenti meglio soprassedere dalla visione. Il ritmo a tratti cala ma, a voler forse essere generosi, la trama accenna anche ad una riflessione sul ruolo della moralità e della diversità. Il breve monologo di Bellachioma davanti allo specchio, quel "faresti l'amore con un uomo?" cui risponde con un "a me che me frega", non è forse l'impulso di molti che desiderano a prescindere dalla definizione sociale del peccato?
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