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Florence

Regia di Stephen Frears vedi scheda film

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La recensione su Florence

di _Rocky_
6 stelle

Con una tonalità agro-dolce, Frears racconta la genesi del successo (incredibile) di una soprano stonata, peccando di incisività ma riuscendo comunque a toccare le giuste tematiche di fondo della storia, con un'ammirevole poetica complessiva...

Ricca ereditiera con una passione sfrenata per la musica, FLORENCE Jenkins si è sempre sentita una soprano nonostante una voce tutt'altro che orecchiabile e l'amore sentitissimo del marito Clair Bayfield ha fatto sì che questo suo evidentissimo difetto venisse costantemente nascosto grazie a concerti pre-organizzati, con invitati mirati, allo scopo di sfuggire alle inevitabili feroci critiche che sarebbero sennò pubblicamente piovute. Finchè un giorno Florence spinge oltre la sua ambizione e decide di organizzare un concerto per reduci di guerra aperto al pubblico, in cui il "teatro dell'illusione" del marito stavolta non può nulla...

 

Quella che a primo impatto può sembrare un'opera di grottesca comicità è in realtà un dramedy avente lo scopo di spiegare la genesi di un contro-talento, le cui incapacità canore ebbero una duplice lettura nel pubblico tra chi riconobbe l'audacia della pura forza di volontà e chi invece la scambiò per prestazione comica, con il risultato però comune di ottenere un pieno apprezzamento.

In realtà Frears non riesce ad essere pienamente incisivo nella sua regia ma riesce comunque a toccare le tematiche di base della storia, tenendo sempre viva la curiosità di scoprire e capire i motivi di un successo senza senso, sfociando in una toccante poetica finale.

Merito soprattutto di un maiuscolo cast, primeggiato da un Meryl Streep per cui ormai si sono esauriti gli aggettivi, totem assoluto, interprete dotata di una continuità senza precedenti, chiamata qui addirittura al paradosso di interpretare il non saper cantare nonostante le riconosciute doti canore.

Non riuscendo più a stupirsi della Streep, si rimane così quasi più sorpresi dalla prestazione di Hugh Grant, autore di una performance notevolmente qualitativa, come non accadeva da parecchio; coadiuvato dalla star televisiva Simon Helberg, sorprendente anche lui nel ruolo (inevitabilmente) più comico del cast.

 

Non un'opera eccelsa ma curiosa e interessante, da vedere...

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