Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su L'uomo che uccise Liberty Valance

di teaestefano

8 stelle

E' una capolavoro. Ha un ritmo lento, eppure il film è solidissimo e non sbaglia mai un colpo, e mai un secondo di noia. Ma non vorrei qui dilungarmi su cose che hanno già detto gli altri.
Secondo me è uno dei più grandi film sull'amicizia, la più nobile, e sull'amore, quello che rinuncia alla propria felicità per amore della donna amata (e dell'amico). Wayne, salvando la vita a Stewart, mette vicino a Vera Miles colui che gliel'avrebbe portata via (anche se forse già prima lei lo amava più come amico che come uomo). Al posto di odiarlo e di odiare per gelosia pure lei, continua ad amarli entrambi con gesti concreti. Quando Stewart va al duello suicida con Liberty Valance lo uccide lui di nascosto, per salvargli la vita e per non rendere infelice lei, che sapeva che lo amava. Rinuncia anche all'onore che viene indebitamente tributato a Stewart...In quel momento poteva facilmente sbarazzarsi di lui semplicemente lasciando che venga ammazzato, per poi sposare la donna dei suoi sogni. Eppure non lo fa. Forse è questo il vero amore: desiderare la felicità della persona amata al di sopra di tutto, rispettando la sua libertà. Ed è anche la vera amicizia virile.
Non mancano i sarcasmi contro la società americana: il pavido sceriffo, l'intreccio di politica e denaro (e il suo potere), i fuorilegge che dettano legge, la retorica elettorale. Gli Stati Uniti sono stati fondati su queste basi da una massa di ubriaconi, sembra dire Ford.
Commovente il finale, con i coniugi che decidono di tornare ad abitare in paese. Commoventi anche i preparativi del funerale di Wayne: si evince che è vissuto da solo e in povertà, con degli stivali sbrindellati.
"Chi era quel disgraziato?" chiedono cinicamente a Stewart.
"Un amico" risponde lui con intensità.