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Una meravigliosa stagione fallimentare

Regia di Mario Bucci vedi scheda film

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La recensione su Una meravigliosa stagione fallimentare

di sasso67
7 stelle

La prima cosa da sapere è che per i tifosi veri del capoluogo pugliese non esiste il Bari, ma «la» Bari. Poi serve sapere che durante il campionato di Serie B 2013-14 la società calcistica Bari rasentò il fallimento. E come spesso accade in questi casi - si veda il Parma nella Serie A 2014-15 - i guai finanziari della società condizionano in negativo il rendimento della squadra sul campo. E infatti a metà campionato la Bari era appena fuori dalla zona retrocessione, pur disponendo di una discreta rosa di giocatori. Affogata nei debiti, la società gestita per quasi trent'anni dalla famiglia Matarrese (che l'aveva anche portata, con buoni risultati, in Serie A) rischiava di retrocedere e di fallire o di fallire e di retrocedere. Di fare la fine, cioè, per fare qualche esempio, del Pisa di Anconetani a metà anni Novanta, del Perugia di Gaucci successivamente o del Catania di Pulvirenti più di recente. Gli steward dello stadio San Nicola - una bella struttura progettata da Renzo Piano per i Mondiali di calcio di Italia '90 - per rifarsi dei crediti vantati nei confronti della società erano arrivati al punto di far pignorare il cartellino del centrocampista offensivo Cristian Galano, uno dei calciatori più talentuosi.

A un certo punto, scattano il cuore e l'orgoglio di uno sparuto gruppo di dirigenti sportivi e dei calciatori: dai bassifondi, la squadra dopo una strepitosa serie di vittorie, balza a ridosso della zona playoff e all'ultima giornata centra l'obiettivo di entrarci.

Nel frattempo, dichiarato il fallimento della vecchia società, la nuova viene acquistata in tribunale da una cordata rappresentata dall'ex arbitro barese Gianluca Paparesta, quello che le leggende metropolitane raccontavano essere stato rinchiuso nei bagni dello stadio di Reggio Calabria dall'ex dirigente della Juventus Luciano Moggi.

Gli appassionati di calcio sanno già come andò a finire, con uno stadio che comunque tornò a riempirsi e una città di quasi 330.000 abitanti che rischiò di rimanere senza la propria squadra di calcio.

Qui ci viene raccontata una piccola epopea, con eroi che smettono le vesti di vip intoccabili, per essere più vicini alla gente che li sostiene: sono ragazzi del luogo, che si chiamano Guarna, Ceppitelli, Caputo, ma ci sono anche un ex leccese come Gennaro Del Vecchio ed altri giovani provenienti dal Brasile o dal Ghana, in cerca del grande calcio o solamente in fuga dalla miseria.

Questa piccola saga pugliese ci viene raccontata con passione e con sguardo divertito da Mario Bucci, che lo rende un prodotto adatto non soltanto agli appassionati di calcio.

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