Tom Newton, apparenza umana, in realtà è un alieno caduto sulla terra che diventa un magnate industriale. Al culmine della ricchezza viene tradito dal suo più fedele collaboratore che lo consegna al governo. Bella regia di Roeg e grande Bowie quando si toglie le lenti a contatto e rivela i suoi occhi da alieno. Da un romanzo di Walter Tevis, un film di fantascienza esistenziale molto anni '70 nello stile e nel pessimismo sociologico, con un grande e smarrito Bowie.
Per l'appunto... deve piacerti il genere fantascenza... esistenziale... Un idea interessante, copiata, ma che senza un adeguato supporto... fantascientifico, rimane di flebile interesse.
Un film raccontato tutto in soggettiva che evidenzia e mette in luce soprattutto le sconfitte della nostra civiltà, i nostri timori e le nostre solitudini, con un andamento che assume spesso la forma di un delirio psichedelico intrigante ed allusivo accentuato dai frequenti flash-back dei ricordi e sorretto dalla ispirata interpretazione di Bowie.
La "caduta" sul pianeta, e poco dopo la vorticosa ascesa "gerarchica", di un extraterrestre che sfrutta le proprie conoscenze per arricchirsi: ma non per uno scopo fine a se stesso, bensì per soccorrere i suoi cari ed il suo pianeta da un grave problema. Grande Bowie, alieno androgino pallidissimo che si concede "integralmente" alla camera.
Un film curioso soprattutto per lo stile narrativo scelto. Che però non mi è piaciuto molto. La mancanza di un minimo di ritmo affievolisce molto la tensione. Più un'opera autocelebrativa che comunicativa.
L'unica pecca (che poi pecca non è mai) è la lunghezza. Ma per il resto un signor film, originale nella sua struttura narrativa e ricco di grande fascino. A comincare da Bowie perfettamente calato nella parte.
Apologo fantascientifico malinconico, esistenzialista e imbevuto di un pessimismo (cosmico-sociologico) senza speranza. Un piccolo cult da non dimenticare con un grandissimo Bowie.
Il romanzo di Waler Tevis dal quale è tratto il film, denuncia con straordinario tempismo, tutto il marciume e l’ipocrisia razzista che un mondo corrotto e corruttibile come il nostro, può mostrare a chi venga da un “altrove” qualsiasi, ma può essere benissimo letto anche come un saggio che anticipa e illustra i conflitti e i problemi che emergono quando ci… leggi tutto
Nel 1975 David Bowie era all’apice della sua carriera di musicista e cantante. Poco prima di trasferirsi a Berlino, per incidere la famosa trilogia “Low-Heroes-Lodger”, venne scelto dal regista inglese Nicholas Roeg per la parte dell’alieno in L’UOMO CHE CADDE SULLA TERRA dopo averlo visto nel documentario CRACKED ACTOR. Thomas Jerome Newton arriva sulla terra… leggi tutto
Tremendo. Scomposto, prolisso, pretenzioso. Qualche ammaliante apertura psichedelica non migliora la sostanza di uno dei film di fantascienza piu' brutti di sempre. Peccato per il cast leggi tutto
Opera di finzione basata (oltre che su “Turing’s Cathedral - the Origins of the Digital Universe”, il fondamentale tomo del 2012 di George Dyson, tradotto e pubblicato da noi per i benemeriti tipi di…
Vladimir Nabokov - “Lezioni di Letteratura Russa” - 1981 (raccolta assemblata postumamente). Certo è sicuro che questo giochino raggiungerebbe il suo acme col Moby Dick di Herman Melville e…
Capablanca, Alekhine, Botvinnik, Petrosyan, Spasskij, Fisher, Karpov, Kasparov, Anand, HAL 9000, IBM Deep Blue… E, adesso, Elizabeth Harmon.
Mentre, nel frattempo, scorrono la Guerra Fredda (comunisti ovunque,…
"Smettila di leggere quelle stupide riviste. Vuoi capirlo che sono tutte fantasie? Spegni la luce, e dormi! È quasi mezzanotte..."
Per Rimedonte era una frase ormai consueta, quella che da mesi -tutte le sere-…
Il lungo meriggio della Terra.
Le opere di Robert Charles Wilson, statunitense-canadese (California-Ontario) classe 1953, autore di 18 romanzi (più un numero quasi doppio di racconti) dal 1986 ad oggi, 6 dei…
Un’impresa per me realizzare una recensione di "L'uomo che cadde sulla terra" e i motivi sono tanti: in primis Nicolas Roeg è da sempre il mio regista del cuore, non so se sia il mio preferito ma se la gioca con Ken Russell, Kubrick e altri fenomeni, è un autore che si…
OOOOOOOoooooo utente filmtivuaro natalizio panettonato e fittizio spara ora la tua decina senza pensarci troppo su ripeto senza pensarci troppo su, come se stassi per vamitare un pandaro......ma c'hai presente un…
Noi siamo cibo affamato.
“È stato dai mattatoi di Chicago che i nazisti hanno imparato a lavorare industrialmente i corpi.” J.M. Coetzee - the Lives of Animals - 1999 …
Un film di fantascienza (sociologica?) a suo modo epocale, che, però, visto a quarant'anni di distanza, perde molta della sua carica innovativa che aveva all'epoca. E questo anche visto con la reintegrazione delle parti tagliate dalla versione italiana ai tempi della sua uscita. Credo che la maggiore importanza che il film può ancora vantare consista nelle digressioni visive,…
Caduto chissà come sulla Terra un alieno capisce subito che per potersene tornare a casa dovrà mettere da parte abbastanza soldi per autofinanziarsi un viaggio interstellare. Ma la facilità con cui dal nulla costruisce un impero economico attira su di lui sguardi malevoli. Originario di un pianeta morente il nostro, che si confonde senza difficoltà tra i terrestri…
Dopo parecchi anni ripesco dal palinsesto notturno L'Uomo Che Cadde Sulla Terra, benedicendo ancora una volta i registratori digitali e gli hard disk dalla capienza infinita, i quali permettono di godersi certi titoli anche ad orari più consoni ai non nottambuli. Il film di Nicolas Roeg (già direttore della fotografia di Fahrenheit 451 di Truffaut) mi sorprende nuovamente oggi come…
"Io vengo da un mondo spaventosamente arido. Abbiamo visto alla televisione le immagini del vostro pianeta. E abbiamo visto l'acqua. Infatti la nostra parola per indicare la Terra, significa "pianeta d'acqua"".
Ecco la vera ragione che spinge, un giorno qualsiasi, presso una valle sperduta del Kentucky, presso un laghetto, un oggetto non identificato precipita e da esso ne esce un…
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Commenti (9) vedi tutti
Per l'appunto... deve piacerti il genere fantascenza... esistenziale... Un idea interessante, copiata, ma che senza un adeguato supporto... fantascientifico, rimane di flebile interesse.
commento di BradyUn film raccontato tutto in soggettiva che evidenzia e mette in luce soprattutto le sconfitte della nostra civiltà, i nostri timori e le nostre solitudini, con un andamento che assume spesso la forma di un delirio psichedelico intrigante ed allusivo accentuato dai frequenti flash-back dei ricordi e sorretto dalla ispirata interpretazione di Bowie.
leggi la recensione completa di spopolaLa "caduta" sul pianeta, e poco dopo la vorticosa ascesa "gerarchica", di un extraterrestre che sfrutta le proprie conoscenze per arricchirsi: ma non per uno scopo fine a se stesso, bensì per soccorrere i suoi cari ed il suo pianeta da un grave problema. Grande Bowie, alieno androgino pallidissimo che si concede "integralmente" alla camera.
leggi la recensione completa di alan smitheeUn film curioso soprattutto per lo stile narrativo scelto. Che però non mi è piaciuto molto. La mancanza di un minimo di ritmo affievolisce molto la tensione. Più un'opera autocelebrativa che comunicativa.
commento di bebabi34Due ore di agonia,si prova un po di sollievo solo quando vengono inquadrati gli scenari esterni.voto 3 -
commento di wang yuL'unica pecca (che poi pecca non è mai) è la lunghezza. Ma per il resto un signor film, originale nella sua struttura narrativa e ricco di grande fascino. A comincare da Bowie perfettamente calato nella parte.
commento di Utente rimosso (Luke Vacant)Apologo fantascientifico malinconico, esistenzialista e imbevuto di un pessimismo (cosmico-sociologico) senza speranza. Un piccolo cult da non dimenticare con un grandissimo Bowie.
commento di NatalieDescrive la curiosita' morbosa dell'uomo film stupendo!
commento di stefano967Complesso e affascinante come un album di Bowie.
commento di movieman