Regia di Peter Sohn vedi scheda film
In una preistoria alternativa, nella quale il fatale asteroide non ha mai colpito la terra, i dinosauri si sono evoluti, fino a diventare coltivatori ed allevatori di bestiame. Arlo, un giovane brontosauro, mingherlino ed alquanto fifone, causa indirettamente la morte del padre per non aver avuto il coraggio di sopprimere il "parassita" (in realtà un bambino ominide) che fa razzia nel deposito di pannocchie della famiglia. Travolto dalla corrente di un fiume e perso chissà dove, Arlo dovrà cercare di vincere le proprie paure e ritornare a casa in un viaggio irto di pericoli. Al suo fianco, proprio Spot, il ragazzino che non aveva avuto la forza di uccidere.
Il tema è quello, classicissimo, del viaggio iniziatico e del percorso di formazione, ma la (invero suggestiva) rappresentazione di una natura selvaggia ed ostile rende Il Viaggio di Arlo un film fin troppo cupo ed opprimente, per non dire abbastanza inadatto ai più piccoli, considerata l'interminabile serie di sciagure messe in scena (in diverse occasioni, mia figlia maggiore, quattro anni, è scoppiata in lacrime). La pellicola ha avuto una gestazione assai tribolata e, considerato il risultato finale, se ne intuiscono facilmente i motivi: forse il meno interessante tra i prodotti Pixar.
Angosciante: 5/10.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta