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Il condominio dei cuori infranti

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Regia di Samuel Benchetrit

Con Isabelle Huppert, Gustave Kervern, Valeria Bruni Tedeschi, Michael Pitt, Jules Benchetrit, Tassadit Mandi Vedi cast completo

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Trama

In un edificio popolare, l’ascensore sempre guasto diventa occasione d’incontro tra i condomini: il vecchio Sternkowitz e un'infermiera di notte, l'attrice in pensione Jeanne, il giovane Charly, l'astronauta McKenzie e Madame Hamida. Tutti hanno in comune la loro solitudine ma, incrociandosi e ammansendosi a vicenda, si troveranno riuniti dalla grande tenerezza che esiste in ciascuno di loro.

Approfondimento

IL CONDOMINIO DEI CUORI INFRANTI: SOLITUDINI DI PERIFERIA

Diretto da Samuel Benchetrit e sceneggiato dallo stesso con Gabor Rassov, Il condominio dei cuori infranti ci porta dentro un condominio posto in un complesso periferico di case popolari. Qui, per via di un ascensore in panne, tre incontri sono destinati a cambiare le esistenze di sei personaggi: Stemkowtiz, un uomo sulla sedia a rotelle, che potrebbe trovare l'amore di un'infermiera che fa il turno di notte; Charlie, un adolescente abbandonato a sé stesso, che tenta di fare ottenere un ruolo a Jeanne Meyer, attrice degli anni Ottanta; e John McKenzie, astronauta caduto da cielo, che viene accolto e accudito dalla signora Hamida.

Con la direzione della fotografia di Pierre Aïm, le scenografie di Jean Moulin, i costumi di Mimi Lempicka e le musiche di Raphaël Haroche, Il condominio dei cuori infranti viene così descritto dal regista: «Il film è tratto da due dei racconti di Les Chroniques de l'Asphalte, che avevo scritto nel 2005, ai quali ho aggiunto la storia di un'attrice che vuole andare a vivere nello stesso condominio semi abbandonato di un quartiere popolare. Avevo voglia di raccontare la banlieu in modo diverso attraverso dei personaggi che non siamo abituati a vedere quando parliamo di periferie. E se dovessi riassumere il tema della pellicola direi che si tratta di tre storie di caduta: come si può cadere - dal cielo, da una sedia a rotelle o dal proprio piedistallo - e ricevere un aiuto per rialzarsi? Questa è la domanda che percorre in ogni istante Il condominio dei cuori infranti poiché la gente delle periferie sa essere molto brava a recuperare. Ho vissuto la mia giovinezza in un quartiere popolare e posso affermare di non avere mai conosciuto un senso di solidarietà così forte come in periferia.

Avevo voglia di mostrare il legame invisibile che si crea tra le persone, fatto di silenzi e di sguardi. I miei personaggi sono individui autenticamente solitari e in teoria non hanno alcun motivo per parlare con gli altri. E questo vale per Stemkowitz dalla morte della madre, per la signora Hamida da quando suo figlio è in prigione o per Jules la cui madre è irreperibile, come per coloro che il caso metterà sulle loro strade: l'infermiera di cui percepiamo il malessere, il cosmonauta tagliato fuori dal mondo da diverse settimane e un'attrice in piena crisi depressiva. E la macchina da presa svolge il ruolo del narratore principale del racconto e, a seconda delle situazioni, assume una posizione distaccata, discreta o sarcastica. Ci sono pochissime battute a tono nel film: prevalgono i piani sequenza e i silenzi. Probabilmente anche perché acquisendo esperienza riesco a esprimere quello che voglio dire con meno parole.

Il condominio dei cuori infranti è il film che mi assomiglia di più. Un film di cantastorie ebreo, come mi ha carinamente detto Raphaël, che ha composto le musiche».

I PERSONAGGI PRINCIPALI

Jeanne Meyer è un'attrice che non ha più voglia di essere. Potrebbe essere tranquillamente qualcun altro, arenatosi nel condominio e in modalità di rottura con la vita e il mondo circostante. Per via del suo mestiere, ha però un passato visibile ed è identificabile facilmente. Jeanne vuole solo dimenticare la sua vita di prima per motivi che non vengono spiegati e che appartengono solo a lei. La interpreta l'attrice Isabelle Huppert.

Charly, invece, è un giovane spostato: basta vedere il suo aspetto e il suo modo di vestire per rendersene conto. Si annoia facilmente e aspetta di crescere per poter lasciare il quartiere popolare dove vive. In Jeanne intravede una possibile finestra aperta verso il futuro, dal momento che egli stesso potrebbe divenire un attore più avanti. Con una madre assente, Charly ha il volto di Jules Bencherit, figlio del regista.

Valeria Bruni-Tedeschi impersona l'infermiera che fa il turno di notte. Il suo è un mestiere stancante, difficile e solitario. Dotata di un'ingenuità e di un'aura infantile, appare umile e discreta, e affascina Stemkowitz, un uomo che è come un mammut che aspetta il disgelo. Prigioniero del suo smarrimento e della sua solitudine, Stemkowitz è portato in scena da Gustave Kervern.

La signora Hamida, supportata da Tassadit Mandi, ha una spiccata personalità e un carattere ben temprato. Donna generosa e sensibile, supera la solitudine  e il peso della quotidianità grazie all'astronauta caduto dal cielo interpretato da Michael Pitt.

Trailer

Commenti (14) vedi tutti

  • Film che racconta di solitudini che si sfiorano dandosi conforto, Storie che ciascuno può vedere dalla propria finestra. Mai triste strappa più di un sorriso

    commento di Eli55
  • Delicato, poetico, onirico. Voto 7

    commento di giancaudio
  • muri sporchi e animi candidi per un film assolutamente da non perdere e rivedere più volte per sorridere e soffrire insieme ai protagonisti

    leggi la recensione completa di Petrosini
  • Intorno ad un palazzone di periferia, tre incontri casuali tra personaggi eterogenei. Un racconto delicato, fuori dal mondo e pieno di fantasioso umorismo. Con una grandissima, antipatica e fragile Isabelle Huppert.

    leggi la recensione completa di hupp2000
  • Tragicommedia dell'incomunicabilità che si muove leggera sul filo del nonsense: una comunità ridotta nei compartimenti stagni di un condominio-dormitorio in cui il ricorso ai prosaici mezzi di comunicazione di massa rappresenta una universale codifica idiomatica nella desolata periferia della babele globalizzata.

    leggi la recensione completa di maurizio73
  • Incontri di 3 persone di un condominio anonimo in periferia di Parigi. Tutti e 3 vivono una vita solitaria in una grande città. L' incontro è con persone molto diverse che porta a situazioni anormali e spesso divertenti. Interessante lo sviluppo del loro rapporto e l'affetto reciproco che si svela. Ottima regia. Da vedere.

    commento di nicelady55
  • Una fiaba urbana circondata da ambienti dismessi e solitari,con pochi personaggi e storie annesse alquanto originali....tutto molto grigio e poco comprensibile,ma ammetto che si distacca fortemente da altre produzioni,rivolte a un pubblico di massa.

    commento di ezio
  • Uno sguardo discreto, affettuoso e lievemente ironico su un gruppetto eterogeneo di persone accomunate da un’esistenza grigia e solitaria, entrando quasi in punta di piedi nella loro semplice e umana quotidianità.

    leggi la recensione completa di Fanny Sally
  • Un piccolo film delizioso, dove la bannalità del quotidiano cede progressivamente il posto all'assurdo, fino a creare un'atmosfera surreale. Da non perdere.

    leggi la recensione completa di Springwind
  • Tre esili storie, di cui una divertente, allocate nello stesso condominio di una periferia francese e rilegate da un registro vago e minimalista che induce a non pretendere troppo.

    commento di Utente rimosso (Cantagallo)
  • Il ghetto ha sempre due facce, una esterna, vista cioè da lontano, nel suo complesso densa di desolanti contorni, ed una interna che, in una visione ravvicinata, esprime spesso i valori migliori dell’umanità.

    leggi la recensione completa di viacristallini99
  • Ancora un titolo molto ingannevole: non lasciatevi fregare. Non è la commediola rubiconda che il titolo italiano suggerisce (non parliamo nemmeno della font usata). Tuttavia è molto meglio. È un'operetta stralunata e poetica, composta e asciutta, dove piccole redenzioni laiche arrivano per mano di angeli qualsiasi. Da vedere.

    commento di Database
  • ...storie assurde in un condominio abitato da persone solitarie e problematiche...

    leggi la recensione completa di fratellicapone
  • Con uno stile minimalista fatto di camera prevalentemente fissa, dialoghi asciutti e concisi, musiche non invadenti, e situazioni al limite del surreale, Benchetrit mette in fila una sequenza di bozzetti nei quali l'umorismo caustico è servito in un lieve ed equilibrato mix di malinconia ed assurdo.

    leggi la recensione completa di pazuzu
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maurizio73 di maurizio73
6 stelle

Storie si intrecciano in un condomino alla periferia di una città francese: un infartuato ha la improrogabile necessità di utilizzare l'ascensore per il quale non ha voluto pagare, un astronauta della NASA precipita sul tetto dell'edificio e viene adottato da una ospitale immigrata algerina col figlio in carcere, un adolescente svogliato si interessa alla matura attrice che ha… leggi tutto

1 recensioni sufficienti

Recensioni

La recensione più votata delle positive

MarioC di MarioC
7 stelle

Ogni condominio è una piccola, modesta, a volte anche irritante, decalcomania della vita. Con i suoi processi di progressivo ambientamento, la lotta per la sopravvivenza, i compromessi fatti con la difficilissima arte della convivenza. Quando un condominio registra tra i propri occupanti una così alta percentuale di esistenze brandite dalla malinconia della solitudine, il risultato… leggi tutto

14 recensioni positive

Recensioni

La recensione più votata delle negative

Mulligan71 di Mulligan71
3 stelle

Più o meno ad ogni stagione cinematografica, la distribuzione italiana ci propina una bella dose di filmetti francesi del tutto inutili, probabilmente comprensibili e godibili solo per i nostri sciovinisti cugini. "Il Condominio Dei Cuori Infranti", titolazione misteriosa (e un po' ruffiana) dell'originale "Asphalte", è l'esemplare perfetto della tipologia cinematografica di cui… leggi tutto

3 recensioni negative

2019
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Petrosini di Petrosini
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Clima cupo e un po’ angosciante ad una prima occhiata, per questo film ambientato in una periferia decadente e abbandonata. Il luogo però fa solo da contrasto all’animo dei protagonisti che lottano, tra avvenimenti a volte tragici a volte divertenti e grotteschi, per non affondare nel nulla, nella costante ricerca di attenzioni e affetto; il tutto è condotto per mano…

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hupp2000 di hupp2000
8 stelle

Sembrava partire molto male. Un grosso grigio e anonimo immobile di periferia, una riunione di condominio apparentemente priva d’interesse, un contesto e un’atmosfera poco accativanti, vari e sfuggenti personaggi che non parlano. Poi, il tutto converge su tre punti, sulle brevi storie di tre improbabili coppie formatesi casualmente quanto fantasiosamente. Un astronauta americano…

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maurizio73 di maurizio73
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figure umane in una periferia francese abbandonate a se stesse; ricordano quei fiorellini che bucano l'asfalto e tenacemente cercano il sole e un loro spazio. un film che cerca una sua via sbilenca alla poesia in un luogo dove sembra essercene poco. due amici che stazionano catatonici sulla porta d'ingresso o sul tetto a fumare. un'attrice in crisi che fugge i suoi ambienti portandosi dietro…

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Fanny Sally di Fanny Sally
7 stelle

In una piccola e fatiscente palazzina della estrema periferia parigina le vite anonime degli inquilini si trascinano nella monotonia e nella consuetudine delle futili beghe condominiali. C’è uno scapolo nullafacente di mezza età che trascorre il tempo a spiare gli altri pur di non incontrarli, un’attrice non più giovanissima che si ubriaca attendendo ancora il…

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Springwind di Springwind
9 stelle

Titolo italiano fuorviante (dove sono i cuori infranti in questo film?) per un film semplicemente delizioso e quasi perfetto nel suo minimalismo, a volte assurdo, spesso poetico. Le storie degli abitanti di un condominio di banlieu - alcune decisamente nonsense, altre malinconiche - si intrecciano in un film quasi corale (ma si tratta di un coro di pochi elementi, tre coppie di personaggi) che…

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