Espandi menu
cerca
Sopravvissuto - The Martian

Regia di Ridley Scott vedi scheda film

Recensioni

L'autore

maurileo

maurileo

Iscritto dal 22 ottobre 2002 Vai al suo profilo
  • Seguaci -
  • Post -
  • Recensioni 17
  • Playlist -
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Sopravvissuto - The Martian

di maurileo
7 stelle

Ci andremo e io spero di esserci, per esserne testimone. Sopporterò i 12 minuti di ritardo delle comunicazioni e lascerò che i media mi subissino di informazioni anche inutili. Lo so che molti pensano che affrontare un'impresa del genere sia folle, che l'umanità abbia problemi ben più seri e priorità ben più importanti, ma siamo fatti così. La nostra natura di "disobbedienti" ci ha sempre spinto a superare i limiti, lo facciamo continuamente, in qualsiasi campo, è qualcosa che ci fa sentire vivi. Quindi la domanda non è se, ma quando... e sembrerebbe che accadrà relativamente presto!

The Martian, quindi, non è un film di fantascienza ma di realscienza, anzi di similscienza considerate le – diciamo così – licenze poetiche che fanno sicuramente storcere il naso agli ingegneri aerospaziali.

Insomma, dopo sei mesi di viaggio spaziale arrivi su un pianeta ostile, sei lì che fai i tuoi esperimenti, ti godi la gravità ridotta a un terzo, prelevi campioni, spari cazzate con i tuoi compagni di viaggio, ma arriva la tempesta e Dio solo sa quanto siano estreme (e imprevedibili?) le tempeste su Marte. Scappi o almeno ci provi, ma ahimè una folata di vento un po’ più forte ti fa svolazzare e sbattere a terra, lontano quanto basta per perdere la navetta che annulla in tutta fretta la missione e torna sula Terra. Sei morto! O almeno è così che credono tutti. Ma, dopo qualche ora (ma le tempeste su Marte non durano mesi?) invece ti svegli, hai un tondino di ferro conficcato nella tuta spaziale, dolore si, ma la fortuna è che quel tondino di ferro ha bloccato la depressurizzazione e quindi, sei salvo... beh, se così si può dire quando ti ritrovi da solo a 56 milioni di Km dalla Terra e oltre alle poche provviste, scopri che ti hanno lasciato della pessima disco music anni ’70 da ascoltare.

Non voglio spoilerare oltre, questa era la premessa mentre il resto è la storia – avvincente – di come un brillante botanico ce la metta tutta per tentare di sopravvivere in quelle condizioni un numero di sol (i giorni marziani che poi durano praticamente come quelli terrestri) sufficienti ad intercettare la prossima missione su Marte.

Non c’è che dire la Giordania è incantevole, le trovate ingegnose e pare scientificamente plausibili, Damon è bravo, la storia tiene bene le due ore abbondanti, ma veniamo ai nei, eh si ce ne sono perché gli americani sono tanto bravi quanto boriosi e saccenti:

  • La Nasa trasparente... ma dai!
  • L’occhiolino alla Cina che fornisce il razzo miracoloso e ridona speranza per la riuscita del salvataggio è una leccata di culo sicuramente finalizzata ad imbonire questioni di mercato
  • Il comandante di missione donna, questa forse è fantascienza e non perché sia sessista ma perché so che certi ambienti lo sono.

Digerito tutto questo che in fondo non è pesantissimo, il film è e rimane uno spettacolo degno e godibile, certo avrei mantenuto un tono meno scanzonato e reso meno "facile" la vita al marziano che in fondo sembra cavarsela sempre alla grande e senza eccessivi problemi.

Dai ok, andate pure a vederlo, ne vale il biglietto.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati