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The Hateful Eight

Regia di Quentin Tarantino vedi scheda film

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La recensione su The Hateful Eight

di travis83
8 stelle

L'atteso ritorno di Quentin Tarantino, sarebbe riduttivo definirlo un western è molto di più una perfetta contaminazione di generi tanto cari al cineasta americano. I personaggi di The Hateful Eight sono otto come i film di Tarantino, le cui vite si incrociano in una messa in scena dal sapore lirico. La vicenda si svològe nel Wyoming poco dopo la Guerra di Seccessione. Una bufera di neve colpisce una diligenza che sta trasportando il boia, alias John Hagman (Kurt Russell) verso la città di Red Rock, con lui c'è una prigioniera, Daisy Domergue (Jennifer Jason Leigh) condannata alla forca. I due ioncrociano prima il Maggiore Warren (Samuel L. Jackson) e poi il nuovo sceriffo di Red Rock, Chris Mannix (Walton Goggins). La tempesta di neve si fa sempre più pericolosa e il gruppetto improvvisato è costretto a trovare riparo nel rifugio di Minnie. Solo che arrivati a destinazione di Minnie non c'è traccia, ci sono invece altri quattro ospiti anche loro in cerca di riparo. Il messicano Bob (Demiàn Bichir), un boia inglese Oswaldo Mobray (Tim Roth), il mandriano Joe Gage (Michael Madsen) e il generale sudista Smithers (Bruce Dern).

The Hateful Eight potrebbe essere un perfetto adattamento di un opera teatrale di Samuel Beckett, come nella prima pellicola di Tarantino "Le Iene" l'azione si svolge quasi in prevalenza in una sola stanza, il rifugio di Minnie. Il film è diviso in 5 capitoli, gli otto personaggi non usano solo i clichè della loro provenienza, del colore della pelle e della loro posizione politica per fronteggiarsi, ma usano la menzogna come arma principale. Lo spettatore assiste a dialoghi dove si orchestrano piani e contropiani e così l'odio cresce il sangue cola copioso e non resta che applicare la violenza come unica legge di frontiera.

Girato in modo magistrale, menzione alla fotografia di Robert Richardson fondamentale, la pellicola ha momenti di puro genio tra cui la proposta di Oswaldo, di suddividere la stanza in un'immaginaria America sudista e nordista per placare i dissapori tra gli ospiti del rifugio.

Un ottimo prodotto d'intrattenimento che riesce a tenere lo spettatore in tensione per tre ore, il perno della storia è la magnifica perfomance di Jennifer Jason Leight, con la sua interpretazione fatta di tante sfumature, si candida a ricevere il degno riconoscimento ai prossimi Oscar.

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