Regia di Alejandro González Iñárritu vedi scheda film
Visto immediatamente dopo il sorprendente Birdman (senza tra l'altro sapere che fosse dello stesso Inarritu), è risultato essere la conferma della versatilità stilistica del regista. Dopo opere in cui la sceneggiatura ben orchestrata fungeva da struttura portante del suo cinema, con Birdman il salto di qualità (soprattutto nello stile dei virtuosismi tecnici) è stato evidente.
Difficilmente tale risultato si sarebbe potuto mantenere tornando alla funzione d'intrattenimento cinematografica. La ricerca dell'iper realismo, mista alla ricerca visiva spinta all'esasperazione, montata con i già citati virtuosismi tecnici, gonfia gonfia gonfia il prodotto fino a farlo esplodere e svuotarlo, paradossalmente, di tutto ciò di buono che ci poteva essere. Prendi un Caravaggio, "tridimensionalo", rendilo fosforescente: non è più un Caravaggio.
Revenant si fa vedere. A tratti intrattiene, ma mai appassiona. La durata è spropositata: ciò che ci dirà per tutto il corso del film lo sappiamo dopo mezz'ora. Poi è solo una sequela di immagini fini a sé stesse. Una rincorsa alla perfezione di un iper realismo, la cui overdose, sinceramente, non era richiesta. Voto 6
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