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Revenant - Redivivo

Regia di Alejandro González Iñárritu vedi scheda film

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La recensione su Revenant - Redivivo

di andry10k
7 stelle

La domanda che mi struggeva da mesi prima di vedere, finalmente, questo film era "Ma Revenant avrà una vera anima?", beh posso dire che la risposta è NO, o forse Nì se vogliamo essere buoni. Perchè che emanasse quella forza dal punto di vista visivo lo sapevamo tutti insomma, ormai Inarritu e Lubezki hanno raggiunto del livelli artistici esagerati, quindi non mi stupisce di essere rimasto estasiato per tutto il film davanti a quella fotografia che pochi altri film nella storia del cinema ci hanno regalato, oppure nei vari artifici registici che ci sono. La fotografia naturale, sempre molto scura, funziona alla grande, sembra essere molto patinata pero' cavolo se è "vera", e rende benissimo in tutte le scene con quel "grigiume" che aleggia per tutti i quasi 150 minuti di epopea filmica. E la regia mbè... forse devo ammettere che l'Inarritu dei primi tempi, di quella trilogia della morte con quella regia così sporca e che non cercava troppi artifici per impressionare, funzionava di più, pero' poi cavolo quando sforni una regia come quella di Birdman non ci si puo' lamentare. Anche qui la logica registica segue quella del film dell'uomo-uccello, artifici registici come se piovesse, pero' qui è meno sensato l'uso di essi, ma perchè è meno sensato un po' tutto il film, e questo porta inevitabilmente a pensare al classico film "da oscar" che in ogni inquadratura ammicchi all'academy per prendersi più premi possibili.

 

Tom Hardy

Revenant - Redivivo (2015): Tom Hardy


Si è un po' superficiale ridurre tutto a questa affermazione quello che penso di questo film, sicuramente Inarritu voleva trasmetterci qualcos'altro che per un motivo o per l'altro non è riuscito a fare, ed è venuta fuori più un autosponsorizzazione, sia per lui che per il tanto amato DiCaprio, che un anima e un emozione da questo film. Si ok siamo tutti d'accordo che il film è mastodontico dal punto di vista visivo e anche registico: tutti quei frequenti piani sequenza dal basso verso l'alto, o viceversa, che seguono i nostri protagonisti anche durante le scene d'azione sono stupendi. Pero' io come molti ho l'impressione che manchi più di qualcosa a questo film, manca l'anima, l'emozione, non di sicuro l'intrattenimento che quello c'è, anche se forse il film un po' troppo dura diciamocelo. Non si puo' tralasciare il fatto, anche in un'opera d'arte come questa, che i personaggi hanno pochissimo spessore e pochissimo senso d'esistere: il tanto idolatrato DiCaprio, ridotto a pochi vagiti e molte espressioni di dolore, non tira fuori una delle sue migliori interpretazioni non per sua colpa ma perhcè il personaggio è una macchietta, incerto fin dai primi minuti e questa è forse la limitazione più grande perchè non possiamo poi provare empatia per tutte le sfighe che gli succedono è questo è inaccettabile. In una storia che voleva essere un epopea di sopravvivenza, vendetta (magari redenzione non lo so) tutta incentrata su questo cacciatore io pretendo di sentirmi il personaggio e di entrargli dentro, ma questo è impossibile visto che non ne capiano molto la psicologia: i vari flashback sul suo passato o le varie, poche, frasi che pronuncia non hanno quasi senso e rimangono li dove sono senza esprimere nulla. Ed è inevitabile quindi che la scena se la prenda un Tom Hardy, sempre in parte, al quale è affidato un'altro personaggio ambiguo pero', difficilmente inquadrabile, non si capisce se sia veramente matto de capoccia, dopo la specie di lobotomia che ha ricevuto dagli indiani, o se sia solo un bast.ardo egoista tutto qui. Forse avessero puntato tutto sulla prima ipotesi sarebbe stato più facile rendere credibile la rivalità, e quindi la successiva vendetta, tra i due protagonisti. Si perchè il rapporto di astio tra i due è veramente stupido all'inizio e reso male, e quindi tutta la vicenda successiva non funziona. Infatti per tutto il film, e soprattutto sul finale, viene quasi voglia di tifare per Hardy più che per Glass e il figlio (che non so voi ma si sta sui cosiddetti fin dall'inizio essendo cosi' abulico emotivamente e reso male e non vedi l'ora che lo uccida), e questo non dovrebbe mai accadere allo spettatore.

 

Leonardo DiCaprio

Revenant - Redivivo (2015): Leonardo DiCaprio


Quindi alla fine mi sono chiesto, ok ho visto un film visivamente stupendo, ben interpretato anche, eccetto alcune esagerazioni, ma cosa mi ha lasciato? Quasi nulla, mi rimarrà il mente solo il grandissimo e straordinario realismo della scena dell'orso, che quella sarà difficile scollare dalle pagine della storia del cinema, e qualche altra bella inquadratura, ma un senso io a questo film non l'ho trovato. Voleva essere un semplice film di vendetta? Beh non c'è riuscito perchè sul finale non si capisce che senso voglia dare alla vendetta e al suo protagonista: ho trovato addirittura quasi comica la scena finale dove Glass ammette che "la vendetta è nelle mani di Dio" e due secondi dopo sappiamo a chi abbandona il suo rivale. Poi altri sensi non riesco a trovarglieli, si poteva rendere molto meglio questa epopea, ma i discorsi sulla sopravvivenza, sulla vendetta, su Dio e la religione, sulla fratellanza tra questi cacciatori, sul rapporto con gli indigeni, sono tutti messi lì in questo calderone ma non ne esce fuori veramente mano uno. Un'opera d'arte bellissima ma senza una vera anima. Sono anche abbastanza buono a consegnargli un voto discreto.

 

locandina

Revenant - Redivivo (2015): locandina

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