Ecco un film da vedere, almeno una volta. Spettacolari le immagini, inutile la crudeltà di molte scene, e lento, troppo lento per avere un ritmo accettabile. Di Caprio è superbo nel dimostrare ancora una volta la sua stupefacente versatilità. Poi ci si può chiedere come fa un orso di quelle dimensioni a non ucciderlo (la scena dell'orso è stata magistralmente costruita al computer). D'altronde Di Caprio contro un orso? Giammai. Un film fatto per stupire dal regista Alejandro González Iñárritu, e ci riesce. Undici mesi di lavoro e il 90% delle scene girate in esterno in aree selvagge e gelide tra Stati Uniti, Canada e Argentina, con condizioni di di lavoro estreme, spesso sotto zero. Una storia americana costruita con cura meticolosa, alla ricerca della verosomiglianza ma con qualche scivolone gratuito della sceneggiatura (che a tratti sembra pattinare su un ghiaccio sottilissimo). Un film da aprrezzare quanto meno per lo sforzo messo in campo, anche se tanto zelante lavoro avrebbe potuto (dovuto) produrre qualcosa di meglio.
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