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Mission: Impossible - Rogue Nation

Regia di Christopher McQuarrie vedi scheda film

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La recensione su Mission: Impossible - Rogue Nation

di mc 5
7 stelle

Lo so che "non si fa", di comparare due film molto diversi. Ma siccome ho visto da pochi giorni anche "Ant man" e siccome son due blockbuster ed entrambi d'intrattenimento popolare ed entrambi teoricamente destinati allo stesso pubblico da multisala, non ho potuto fare a meno di idealmente accostarli, anche se molto in superficie. Ecco. Ho trovato "Ant man" molto ma molto più divertente, pur levandomi il cappello di fronte a cotanta (milionaria) professionalità. Perchè qui -togliamoci subito il sassolino dalla scarpa- c'è un problema di fondo. Quando produci ormai non so quante puntate di questa serie, tutta votata all'action pura, dopo che hai raschiato il fondo del barile di inseguimenti, pericoli nucleari, spie d'ogni parte del pianeta, etc etc....cos'altro ti resta da tirar fuori dal cilindro? Quest'ultimo "Rogue Nation" ne è la dimostrazione. Tutto fila liscio, dalle esplosioni alle corse in moto, ma ad un certo punto affiora la noia, favorita anche da una eccessiva verbosità. La quale va bene perchè serve ad interrompere il rosario degli inseguimenti ma...MA. Del cast parlerò dopo ma anche qui non ci siamo. Posto che gli attori son tutto bravissimi anzi eccellenti, ci sarebbe un problemuccio. I due protagonisti maschili. Tom Cruise sappiamo quanto sia bravo e soprattutto come sguazzi divinamente nelle scene action più dure (pare che ci goda nel realizzarle) ma come attore ne conosciamo i limiti. Adesso non voglio dire che sia un'energumeno tout court (e infatti nel film di Kubrick mi era piaciuto tanto!) ma di fatto il suo talento espressivo...c'è poco da fare...ha dei limiti. E quando in una saga che di suo ha più poco da dire, beh, questi limiti sono ancor più evidenti. Poi, ciò detto, c'è l'enigma Simon Pegg. Il caro buon Simon è uno dei talenti comici più clamorosi della striria del cinema (a mio avviso "Hot Fuzz" e "L'alba dei morti dementi" sono due gioielli assoluti) e allora non capisco perchè si ostinano ad esibirlo qui come attore serio/drammatico, che in questa chiave lui (che lo ripeto io lo adoro) è un mezzo fallimento. Anzi ora che ci penso (vedi come tutto si collega?) questo è un punto centrale: in "Ant man" la sceneggiatura apparteneva al genio di Edgar Wright, già vecchio compagno di scorribande di Simon Pegg. In sostanza: mentre in Ant Man c'è questo fragrante contrasto tra comicità e "super eroi story", qua in zona Mission Impossible tutto è preso noiosamente sul serio, dalle scazzottate agli inseguimenti. Cosa che può piacere o non piacere, ovvio: a me stufa (oh non mi verrete mica a dire che c'è autoironia in questo film eh??). Si vedono imprese disumane compiute da un Cruise indistruttibile e dopo un pò 'sta cosa -cosa volete che vi dica- a me rompe un tot. Ah dimenticavo: grazie per l'eternità a Lalo Schifrin per aver composto la sigla/tormentone del film, una chicca che resterà per sempre, ma -ciò detto- tutto il resto del commento musicale è assai fiacco e irrilevante. E il cast? Beh qui dopo aver bastonato Cruise e Pegg (anche se quest'ultimo resta -come dicevo- uno dei miei miti comici), ora tocca alle note liete. Intanto una Rebecca Ferguson così bella da innamorarsi subito dei suoi occhi meravigliosi (oltre ad essere davvero brava), Alec Baldwin discreto. Jeremy Renner e Ving Rhames semplicemente fantastici.
Insomma un blockbuster cazzuto e un action movimentato come si conviene.
Ma adesso anche basta.

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