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La legge del mercato

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Regia di Stéphane Brizé

Con Vincent Lindon, Karine Petit de Mirbeck, Matthieu Schaller Vedi cast completo

In streaming Fonte: JustWatch VEDI TUTTI (3)

Trama

Il cinquantunenne Laurent, dopo 20 mesi di disoccupazione, inizia a lavorare come guardia di sicurezza in un supermercato. Ben presto, però, è costretto a confrontarsi con un dilemma morale quando gli vene chiesto di spiare i suoi colleghi.

Approfondimento

LA LEGGE DEL MERCATO: IL POSTO DELL'UOMO NEL SISTEMA

Diretto da Stéphane Brizé e scritto dal regista con Olivier Gorce, La legge del mercato racconta le vicende di Thierry, un cinquantunenne che dopo venti mesi di disoccupazione inizia un nuovo lavoro che lo pone subito di fronte a un dilemma morale: pur di mantenere il suo lavoro, deve accettare tutto ciò che gli propongono i superiori oppure deve tirarsi indietro davanti alla prospettiva di spiare i propri colleghi?

Con la direzione della fotografia (in cinemascope) di Éric Dumont, le scenografie di Valérie Saradjan e i costumi di Ann e Diane Dussaud, La legge del mercato conta sull'interpretazione dell'attore Vincent Lindon, circondato da un cast di attori non professionisti. In concorso al Festival di Cannes 2015, La legge del mercato viene così spiegato dal suo regista: «I miei film hanno sempre parlato di qualcosa di intimo che mette in relazione l'uomo con l'ambiente sociale in cui vivo. Il passo successivo è stato quello di osservare la brutalità dei meccanismi e degli accordi che disciplinano il nostro mondo mettendo in evidenza l'umanità di un individuo in una situazione di precaria violenza nella nostra società. Ho scritto la sceneggiatura con Oliver Gorce, che conosco da molto tempo ma con cui non avevo mai lavorato prima. La sua analisi e il suo sguardo verso i temi sociali e politici sono molto forti e si è rivelato il compagno di viaggio ideale per La legge del mercato.

Sin dall'inizio, anche a causa del basso budget a disposizione, sapevo che avrei realizzato il film con attori non professionisti e che avrei avuto una sola "star", Vincent Lindon. Non tutti i film possono essere realizzati in questo modo ma La legge del mercato rappresenta una sorta di dichiarazione che mette in luce come è possibile realizzare un'opera nel momento in cui l'industria cinematografica ha rimesso profondamente in discussione i suoi meccanismi di finanziamento. Ciò mi ha portato a dover rivedere la mia messa in scena, il mio modo di lavorare e i temi da trattare. Si può anche dire che La legge del mercato è la risposta a un'esigenza finanziaria particolare.

La legge del mercato può essere definito un lungometraggio politico, dove per politico si intende il modo in cui è organizzata la società. Racconta della storia di un uomo che ha dato corpo, anima, tempo ed energie, a un lavoro per 25 anni prima di essere messo da parte dai suoi capi, che hanno deciso di trasferire il lavoro in un altro paese del mondo dove la manodopera è meno cara. Thierry è stato licenziato non perché ha fatto male il suo lavoro ma solo perché qualcun altro vuole aumentare i propri profitti: egli vive sulla propria pelle la conseguenza meccanica dell'arricchimento di alcuni azionisti invisibili. Si tratta di un aspetto della disoccupazione di cui sentiamo parlare tutti i giorni, a cui non facciamo quasi caso ma che nasconde una tragedia assoluta. Thierry è un uomo normale che vive dunque una situazione brutale: disoccupato per più di 20 mesi dopo la chiusura della sua fabbrica, è costretto ad accettare qualsiasi altro lavoro. E quando il nuovo lavoro lo pone in una situazione morale ingestibile cosa può fare? Accettare e diventare complice di un sistema iniquo o ritornare nell'incertezza e nella precarietà? Questo è il tema centrale di La legge del mercato: il posto di un uomo all'interno del sistema».

Note

Il cast principale del film è completato da attori non professionisti, tutti impegnati nei propri ruoli di impiegati del supermercato. Un particolare che attribuisce valore e significato ad un film che è anche e soprattutto una spietata critica alla logica dell'arricchimento che governa l'industria e di conseguenza il mondo del lavoro.

Trailer

Commenti (8) vedi tutti

  • Capita sempre più spesso che il continuo bisogno di stare sul mercato in modo competitivo induca le aziende a licenziare i lavoratori di mezza età per sostituirli con altri più giovani, meno stanchi e disposti, perciò, ad accettare contratti di lavoro più “flessibili”.

    leggi la recensione completa di laulilla
  • Ottimo film, di fattura tradizionale francese, ma recitato splendidamente sia dagli attori che dai veri lavoratori del supermercato. Il mercato del lavoro attuale, precariato, ricatti psicologici e soprattutto spersonalizzazione. Il mostra la vera alienazione marxiana che costringe le persone ad essere omo omini lupus.

    commento di cammerci
  • Essere disoccupato ed essere costretto ad abbassare le proprie esigenze morali pur di non sprofondare nel buio più totale. E' la legge non scritta del mercato questa, che Laurent impara a conoscere bene. Punire gli altri per allontanare da se lo spettro del licenziamento. Una guerra tra poveri che arricchisce gli anonimi gestori del mondo.

    commento di Peppe Comune
  • Il tema è attuale e importante (le umiliazioni di chi si trova a 50 anni disoccupato). Le lunghe inquadrature sul protagonista anche mentre parlano altri personaggi ci fanno sentire tutti i suoi dilemmi e il suo disagio. Peccato che il ritmo sia così lento da risultare estenuante.

    commento di Artemisia1593
  • Film che ha un Suo senso e rispecchia anche molto dei tempi attuali con le Sue varie problematiche anche se la visione e' lenta,gli Attori danno una discreta mano al Regista.voto.6.

    commento di chribio1
  • Il film potrebbe avere due titoli: La legge del mercato per il primo tempo e La legge del supermercato per il secondo tempo. La storia di quest'ultima a mio avviso poco convincente, sia nello sviluppo che nella conclusione (maghella lo spiega perfettamente). I propositi saranno stai buoni ma... A completare il quadro una famiglia dove i due genito

    commento di Oss
  • Tristemente attuale

    leggi la recensione completa di Furetto60
  • Noiso e banale.

    leggi la recensione completa di siro17
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Recensioni

La recensione più votata è positiva

amandagriss di amandagriss
7 stelle

  tempi moderni   La legge del mercato è un film minimalista, un quasi documentario. Scabro, essenziale, formalmente ridotto all’osso, si nega, e nega all’occhio di chi guarda, ogni possibile elemento spettacolare nella messa in scena, sposandosi alla storia che racconta, ugualmente scarna ed emotivamente laconica, sviluppata per accumulo di situazioni simili a… leggi tutto

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La recensione più votata delle negative

Tato88 di Tato88
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Un film che per l’argomento trattato poteva essere molto interessante in quanto, sventuratamente, di un’attualità che coinvolge molte famiglie. Purtroppo il tema non è svolto con il dovuto scrupolo e approfondimento ma come un “grande fratello” concentrato in un breve arco di tempo su una famiglia. Gli attori recitano bene la loro parte ma questo non…

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E' difficile non vedere in questo buon film di Brize' una sorta di anteprima del Daniel Blake di Ken Loach dell'anno successivo. Tuttavia, pur nella stessa lucida descrizione del disagio economico e sociale di un uomo senza lavoro e senza punti di riferimento che non siano la moglie ed il figlio disabile, spaesato davanti alla perdita di quelle certezze radicate nella propria esistenza,…

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siro17 di siro17
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Un film senza capo ne coda, noiso, girato male e con attori troppo caricaturali. Oltretutto, il drammatico quadro socio economico, conteso del film, viene rappresentato con i tratti del "qualunquismo" bonario. Certo gli spunti di riflessione non mancano, anzi, però a nostro modesto avviso siamo di fronte ad un film destinato a non lasciare traccia.

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