Regia di Denis Villeneuve vedi scheda film
Il film di Villeneuve si muove agile tra i due lati del confine della nuova 'frontiera' con la stessa fluida facilità con cui si muove libero tra i vari generi cinematografici. Un'opera straordinaria sotto tutti i punti di vista e destinata a trasformarsi in un classico del cinema moderno.
Se nell'America del secolo XIX la 'frontiera' era quella che separava l'est già conquistato e 'civilizzato' dall'ovest ancora libero e selvaggio, due secoli più tardi tale frontiera, lungi dallo scomparire, si è semplicemente spostata a sud, dividendo un nord ricco nel quale la legge scritta ha ancora un (certo) valore da un sud, il Messico, vero novello Far West. Ed è proprio tale frontiera che Denis Villeneuve, indiscutibilmente uno dei migliori cineasti contemporanei, sceglie come sfondo per il suo “Sicario”, eccezionale film che se da un lato attraversa fisicamente -e più volte- il sopracitato confine geopolitico, dall'altro non esita ad attraversare cinematograficamente quello tra generi, spostandosi ripetutamente dal thriller al dramma, dal cinema di guerra a quello di gangsters. Il tutto realizzato in maniera talmente fluida da far passare le oltre due ore di pellicola davvero troppo, troppo in fretta. E se il lato artistico dell'opera è eccellente, non meno curato è quello tecnico, che raggiunge il punto zenit nell'indimenticabile scena notturna nei cunicoli segreti che separano USA e Messico. Qui la perfetta alternanza tra riprese con la camera a raggi infrarossi, la camera termica e le riprese da satellite, sapientemente miscelate da un montaggio dinamico ma non ipercinetico è assolutamente da manuale. Oppressivamente fantastica poi la colonna sonora, firmata Johann Johansson. E straordinarie le prove attoriali del trio protagonista formato da Emily Blunt, Josh Brolin e Benicio Del Toro, con quest'ultimo che porta a casa secondo me la corona d'alloro. Inoltre, al di là di tutti i meriti stilistici, narrativi, tecnici ed artistici, la lode e il bacio accademico Villeneuve se li guadagna per non aver concesso sconto alcuno ai facili risciacqui di bocca moral(eggiant)i ormai praticamente obbligatori dalle parti di Hollywood. Insomma, un filmone imperdibile che ha a tutte le carte in regola per diventare un classico del cinema moderno.
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