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I demoni (II)

Regia di Sandro Bolchi vedi scheda film

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La recensione su I demoni (II)

di mm40
5 stelle
Trasposizione per il piccolo schermo del celebre romanzo di Dostoevskij. Nella provincia russa dell'Ottocento, un gruppo di personaggi organizza trame rivoluzionarie mescolando utopie e velleità. L'unico sbocco di tanto lavorìo sotterraneo sarà un'ondata di disillusione collettiva.
 

Uscito nel 1873, I demoni stava per compiere il suo primo centenario di vita; romanzo fra i più complessi e i più celebri di Dostoevskij, aveva avuto fino a quel punto poca fortuna su schermo. Nel 1972 Sandro Bolchi, con una sceneggiatura elaborata da Diego Fabbri, decide di trasporlo per la televisione; già esperto confezionatore di 'sceneggiate tv' (come allora si chiamavano i film espressamente realizzati per il piccolo schermo), Bolchi aveva collaborato con Fabbri su un'opera di Dostoevskij già tre anni prima, girando I fratelli Karamazov, sempre per la Rai. Anche in questa occasione la formula rimane invariata: un cast di buoni e ottimi interpreti teatrali, una scrittura piana che si focalizza sui dialoghi prima ancora che sull'azione (ma il romanzo ben si presta a questo tipo di operazione), scene e costumi di chiara matrice teatrale, narrazione interamente ambientata in interni, una suddivisione in puntate che agevola la trasmissione televisiva e allunga la materia narrativa fino a raggiungere le sei ore e mezza di durata all'incirca (cinque episodi da un'ora e un quarto ciascuno). Fra gli attori in scena: Lilla Brignone, Mario Carotenuto, Glauco Mauri, Luigi Vannucchi, Alessandro Sperli, Paola Quattrini, Luigi Diberti, Warner Bentivegna, Antonio Battistella, Giulia Lazzarini; colpisce la totale mancanza di musiche sui titoli di testa e di coda. Lavoro colossale per l'epoca, francamente meno impressionante di altri coevi (anche della stessa riduzione de I fratelli Karamazov girata tre anni prima), comunque considerabile un'apprezzabile illustrazione di un capolavoro letterario. 5/10.

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