Regia di Maria Sole Tognazzi vedi scheda film
Vivono insieme da 5 anni, ma hanno ancora un atteggiamento distinto fra di loro: Marina punta a "normalizzare" la sua diversità in ambito sociale, di cui non si vergogna e di cui aveva fatto pubblicamente coming out quando era un'attrice; Federica invece vuole vivere la sua omosesualità come un fatto privato, da non discutere con nessuno anche a scapito di equivoci e inviti a cena imbarazzanti.
Inevitabile che la mancata sintonia debba portare prima o poi all'esplosione di una crisi nella coppia ...
Presentato nel trailer coi toni di commedia (vista la tradizione familiare, sembrava che Maria Sole Tognazzi volesse rifare una sorta de "Il Vizietto" in termini moderni), in realtà la storia assume un tono di maggiore riflessione, non certamente comico, andando a descrivere la vita quotidiana - al limite del minimalismo - di una coppia formata di recente ma da due persone mature e solo incidentalmente omosessuali.
Ne viene fuori ovviamente un film più pacato rispetto alle vicende di personaggi giovani e irrequieti al modo di La Vita di Adele (paragone fatto espressamente dalla stessa Regista), ma con non meno turbolenze sentimentali e senza cedere ai facili stereotipi.
Piuttosto la scelta delle protagoniste è apparsa ai miei occhi poco felice: piacevolmente stupito dalla performance della Ferilli, capace di comunicare il suo personaggio e le emozioni provate in maniera ricca e credibile; particolarmente deluso dalla Buy, algida e inespressiva: cosa che se poteva stigmatizzare positivamente il personaggio di Io viaggio sola, non mi ha aiutato a creare quel collegamento empatico che avrei desiderato.
Non condivido poi la scelta del finale ... ma qui è solo questioni di gusti!
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