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Poltergeist

Regia di Gil Kenan vedi scheda film

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La recensione su Poltergeist

di marcopolo30
2 stelle

Fiacchissimo remake di un classico horror anni '80 nel quale gli autori, oltre a rivelarsi del tutto incapaci di creare momenti di tensione e paura, dimostrano di non aver compreso affatto quale fosse l'idea centrale del film originale.

Remake fiacco oltre che per nulla indispensabile del classico horror anni '80 di Tobe Hooper. Elettrodomestici a parte, sono qui solo due i veri updates apportati da Gil Kenan, regista fattosi notare qualche anno addietro con il non disprezzabile “Ember”. Il primo aggiornamento riguarda il carattere della figlia adolescente, che da brava figliuola del 1982 si è qui trasformata in mostro di egoismo del 2015, ma sinceramente fin qui si resta nel campo dell'ovvio più totale. Il secondo riguarda la situazione finanziaria del protagonista, che da rampante agente immobiliario col vento in poppa diventa qui disoccupato sul lastrico, cambio questo che da un lato è utile ai fini del racconto quanto lo sarebbero un paio di pinne in una sessione di free-climbing, dall'altro nega al film una connessione basilare tra detto protagonista e la propia casa infestata (nell'originale era stato lui stesso in pratica a costruire e sviluppare l'intero quartiere). V'è poi però un cambio uno vero e irrefutabile: le bordate di suoni sparati improvvisamente a mille in quelle scene che dovrebbero spaventare lo spettatore, vero marchio di fabbrica dell'horror contemporaneo. Insomma, un trucchetto economico per sopperire alla scarsa inventiva. Funziona? Bè, mettiamola così: se mentre sono silenziosamente concentrato su qualcosa un ramo si stacca dal pino in giardino e si schianta contro il portone di casa, l'improvviso rumore mi farà probabilmente balzare sulla sedia, eppure non per questo incomincerei a considerare tale albero come il nuovo maestro del brivido. La presenza di Sam Rockwell, attore che adoro, regala un micro bonus-point a un film che resta però ad anni luce di distanza dalla soglia del minimo sindacale e nel quale la scena in cui il drone ci porta a spasso nel mondo dell'aldilà rappresenta la definitiva sconfitta di questo remake, in quanto chiarissima dimostrazione che i suoi autori hanno frainteso e/o falsato il messaggio centrale dell'opera di origine. E questa è una colpa impossibile da ignorare.

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