Regia di Lenny Abrahamson vedi scheda film
"Room" diretto nel 2015 da Lenny Abrahamson,
devo dire che non mi è dispiaciuto.
La storia racconta che Jack è un bambino di cinque anni
cresciuto in una stanza in un capanno 3 metri per 3,
che crede sia il mondo intero.
Ma un giorno la madre Joy, rapita da adolescente dieci anni prima,
gli comunica improvvisamente che esiste ben altro fuori
dalle mura della stanza,e comincia a spiegagli quello che
succede in Tv e com'è il mondo,ma in mente ha un piano per fuggire.
Intanto, prima preciso che io il romanzo non l'ho letto,
e allora la recensione è la descrizione critica di quello
che ho visto e trasmesso.
Il Film è un prodotto indipendente irlandese,
ed è l'adattamento cinematografico del romanzo
"Stanza, letto, armadio, specchio" ("Room"),
ispirato ad una storia vera,che era "il caso Fritzl",
e in cabina di regia figura la brava Lenny Abrahamson,
al suo 5° Lungometraggio, e si vede che la storia
se la sposata e fatta sua e ti trasmette l'intensità
della storia.
Comunque la regia è attenta al dettaglio e al particolare
della stanza e i suoi protagonisti, e con l'impostazione
dell'ottica del bambino Jack,che crede che il mondo
sia tutta quella stanza,essendo nato e vissuto,
perché intrappolato con la madre Joy,con la voce
delle sue emozioni.
Quando entri nell'immersione del Film, capisci dopo
questa situazione, dove mamma e figlio,vivono
la giornata in questa stanza piccola, e sono
sequestrati da un tipo da ben 7 Anni.
Questi Anni sono racchiusi in circa 20 Minuti
(anche se io avrei fatto molto di più),
ma molto intensi dove la madre Joy,
al compiere dei 5 anni di Jack,vuole
tentare di fregare l'aguzzino per
tornare in libertà e comincia a spiegargli
cosa c'è fuori e com'è il mondo e la Tv,
e allora cominci a tifare per loro e per
l'eventuale successo.
Poi il dopo la casa, spiega le varie tensioni
in casa di Joy con i genitori,il rapporto di Jack
con i nonni e l'interesse dei mass media.
Da segnalare la buona direzione degli Attori,
soprattutto dei protagonisti
Brie Larson e Jacob Tremblay,che sono
immensi nella parti di madre e figlio,
poi figurano anche:
Joan Allen-Tom McCamus-William H. Macy-
Sean Bridgers-Wendy Crewson-
Amanda Brugel-Joe Pingue-
Megan Park e Cas Anvar.
Invece nel reparto tecnico segnalerei
la Fotografia di Danny Cohen,
le musiche di Stephen Rennicks,
le scenografie di Ethan Tobman
e i costumi di Lea Carlson,
che rendono una efficace messa in scena.
In conclusione un Film molto intenso e
coinvolgente, dove funziona tutto come
un orologio,anche se parte della stanza
la avrei fatta più lunga,soprattutto per
le regole della madre imposte al piccolo,
e dove dopo la libertà va in crisi per il
troppo tempo restata in quella stanza,
e dove la regista è brava a descrivere
il rapporto tra i due rendendolo indissolubile.
Il mio voto: 6,5.
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