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Piccoli brividi

Regia di Rob Letterman vedi scheda film

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La recensione su Piccoli brividi

di alan smithee
6 stelle

25 COURMAYEUR NOIR FESTIVAL – FUORI CONCORSO

Come ogni anno il Noir Film Festival non si dimentica del pubblico più giovane e in questa occasione lo fa con questo divertente PICCOLI BRIVIDI, avventura dalle tonalità ironicamente horror, che ci riporta verso un genere ampiamente celebrato nei lontani anni '80 con film ormai storici come lo sono stati I Goonies e tutto il genere che gli ha fatto da seguito.

Una professoressa rimasta vedova, giunge in una piccola cittadina americana come tante, per ricoprire il ruolo di vice preside presso la scuola superiore del villaggio. Con lei il figlio sedicenne, non proprio entusiasta del trasferimento dalla grande città al paesino sperduto, dove ovviamente non conosce nessuno.

Solo, il ragazzo cerca di adattarsi, e quando conosce la graziosa vicina coetanea, le sue perplessità ed il suo pessimismo si attenuano, visto che tra i due nasce una simpatia che sfocia nella cotta.

Peccato che il padre della ragazza sia davvero un tipo strano, scontroso, poco rassicurante, misterioso ed anche piuttosto manesco nei modi.

Infatti l'uomo nasconde i suoi segreti, ed ha i suoi buoni motivi per cercare di fare in modo che gli estranei stiano alla larga dalla sua tenebrosa magione.

Senza voler rivelare altro, diciamo subito che il film utilizza un presupposto letterale per sfoderare sul palco, quasi come fossimo ad un circo, tutta una parata di mostri che hanno fatto la storia del cinema dell'orrore dai tempi dei nostri nonni ad oggi.

Una parata di mostri che accerchiano letteralmente la città e diventano una minaccia difficile da piegare, se non con la forza della ragione, con un po' di fantasia e facendo trapelare all'interno dei protagonisti quella umanità e quel buon senso che si rivelano salvifici. Il tutto generato da un insopportabile isolamento risalente ad una infanzia triste, che rende mostri anche gli esseri umani più mansueti e predisposti alla tranquillità ed al quieto vivere.

Diretto da un esperto del cinema per ragazzi, Piccoli Brividi avrebbe entusiasmato noi quaranta/cinquantenni cresciuti con il cinema di Spielberg, con Gremlins, Ewoks e Goonies, e parrebbe avere le carte in regola per piacere anche ai ragazzi di oggi, per quanto subissati da una accozzaglia esagerata ed esuberante di prodotti simili, che finiscono per saturare il mercato e le capacità di presa sulla gioventù odierna, sin troppo smaliziata e sazia, ed abituata a fagocitare ogni tipo di effetto speciale e dunque di emozione ad essi eventualmente collegati.

 

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