Regia di Mario Bava vedi scheda film
Davvero belli questi tre racconti del terrore. Mario Bava era il regista che, pure con una narrazione non veloce o nervosa, sapeva costruire un'alta tensione e atmosfere iquietanti. Quanto a questo, il merito va anche agli scenografi, che con case tetre e oscure, e squallidi paesaggi invernali o immersi nella nebbia contribuiscono non poco alla riuscita del film e all'effetto terrore. L'episodio che preferisco è quello dell'anello della medium. Fa proprio paura, specie grazie alla spaventosa faccia della morta e all'infida casa in cui viveva, proprio decadente e spettrale. Trovo interessanti anche le annotazioni sul fatto che era una nobile che praticava lo spiritismo, il quale era come una droga per lei, realtà purtroppo tutt'altro che rara nelle alte sfere specie tra Otto e Novecento. Anche Boris Karloff, tuttavia, è inquietante al punto giusto, e riesce proprio a incutere paura specie quando il regista lo inquadra mentre guarda in casa dalla finestra.
Questo tipo di film dell'orrore, che erano fatti con vera arte, non sono cattivi maestri, e non sono sadici, ma oggi non li si fa più e purtroppo i giovani non li conoscono. Io opto nettamente per le pellicole di Bava, Corman e Freda, e affosso l'horror contemporaneo.
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